Critiche sulla sicurezza a Legnano, Pavan: “Perché Fratelli d’Italia non ha votato la richiesta per più forze dell’ordine?”
Con forza il vice sindaco Anna Pavan risponde alle affermazioni espresse dai rappresentanti di Fratelli d’Italia in merito alla sicurezza

«Quello per la sicurezza è un impegno che richiama la responsabilità di tutte le istituzioni, nessuna esclusa». Con forza il vice sindaco Anna Pavan risponde alle affermazioni espresse dai rappresentanti di Fratelli d’Italia in merito alla sicurezza. Il circolo Borsani nella giornata di martedì 22 aprile ha commenta con preoccupazione gli episodi accaduti nel pomeriggio del 16 aprile ed hanno criticato l’operato del Comune. A fronte di ciò Pavan ha ribatturo: «Perché nel consiglio comunale dell’1 aprile i suoi rappresentanti non hanno votato l’ordine del giorno con cui la maggioranza ha richiesto l’aumento degli organici effettivi delle forze dell’ordine sul nostro territorio?». Di seguito pubblichiamo la nota integrale firmata dal vice sindaco
È vergognoso che Fratelli d’Italia usi l’aggressione subita da una ragazza per aprire la campagna elettorale ergendosi a paladina della sicurezza. La sicurezza è un tema d’importanza primaria che preme a tutti in città e che vede l’amministrazione impegnata a fianco delle Forze dell’ordine e attiva con la propria Polizia locale. Ma è anche un argomento da trattare con forte senso di responsabilità, rispetto di ruoli e competenze e con coerenza. Per questo ho letto con sorpresa la presa di posizione del circolo di Fratelli d’Italia in materia: se è convinta che “serva più presidio sul territorio da parte di tutti coloro che indossano una divisa”, allora perché nel consiglio comunale dell’1 aprile i suoi rappresentanti non hanno votato l’ordine del giorno con cui la maggioranza ha richiesto l’aumento degli organici effettivi delle forze dell’ordine sul nostro territorio? E ancora, se è convinta che la giunta non faccia abbastanza per la sicurezza, perché i suoi consiglieri hanno ritirato una mozione, peraltro condivisa con la maggioranza, in cui dovevano chiedere al Governo di non tagliare quelle risorse di spesa corrente che il Comune avrebbe potuto impiegare per assumere più agenti di Polizia locale? Del resto con le attuali risorse aumentare l’organico della Polizia locale significherebbe tagliarlo in altri servizi: quali sacrificherebbero? I servizi sociali, quelli educativi? Ho l’impressione che in queste occasioni -mancate da parte di Fratelli d’Italia- si misuri tutta la distanza fra una sicurezza predicata a parole e una che si realizza con gli atti. Perché la nostra amministrazione sulla sicurezza non ha agito in questi anni in maniera ideologica ma pragmatica: abbiamo istituito gli Street tutor -unico Comune nella nostra area-, che sono agenti di un istituto di sicurezza, abbiamo aumentato la dotazione di telecamere di quasi il 90%, abbiamo completato l’illuminazione pubblica, abbiamo aumentato i servizi di controllo notturno, abbiamo incrementato le uscite con i nuclei cinofili, una richiesta, questa, più volte presentata in aula proprio dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia. Se questo significa essere “buonisti” allora siamo convintamente buonisti. E se questo non va bene a Fratelli d’Italia dicano chiaramente non soltanto cosa farebbero ma anche dove e come troverebbero le risorse per mettere in campo altre misure per la sicurezza, dopo che il Governo ci ha tagliato 500mila euro con l’ultima Legge di bilancio.
La nostra amministrazione ha investito anche economicamente sulla sicurezza, pur nelle ristrettezze dei bilanci, mettendo stabilmente ogni anno oltre trecentomila euro in aggiunta ai tre milioni di euro già presenti sul capitolo rispetto a quanto il Comune spendeva prima del covid. Su questo dato invito Fratelli d’Italia a rivedere quanto dichiarato in consiglio comunale circa lo studio Openpolis sulla spesa pro capite per la sicurezza (pari a 53,84 euro), sia perché la statistica era riferita al 2021, sia perché il confronto non era fatto con i Comuni del circondario, che avevano già allora valori inferiori. Un ultimo rilievo lo merita il giudizio espresso sul progetto Legnano SiCura, che non è certo l’unica risorsa messa in campo per la sicurezza e che, comunque, ha visto riconosciuta la propria bontà con un finanziamento di quasi 52mila euro del ministero dell’Interno. Oggi è convinzione diffusa, tra le forze dell’ordine in primis, che la politica della sicurezza non possa appoggiarsi esclusivamente sul controllo e la repressione, ma debba essere integrata con interventi di tipo educativo, di animazione e attivazione sociale; aree nelle quali il Comune ha un ruolo determinante, insieme con altri attori della società civile, che intende perseguire proprio con una strategia complessiva, come quella del progetto. Quello per la sicurezza è un impegno che richiama la responsabilità di tutte le istituzioni, nessuna esclusa, ciascuna secondo il proprio ruolo e le risorse di cui dispone. E il Comune c’è e fa la sua parte.
Anna Pavan, assessore alla Sicurezza e Benessere locale
https://www.legnanonews.com/aree-geografiche/legnano/2025/04/22/violenza-in-centro-a-legnano-fdi-serve-piu-presidio-sul-territorio/1315816/
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