I commenti per la morte di Francesco, il Papa degli ultimi
Grande cordoglio per la morte del Pontefice. Tanti i commenti che lo ricordano dal presidente Mattarella a Giorgia Meloni, al presidente Fontana

L’annuncio ufficiale della morte di Papa Francesco è stato diffuso nella mattina del 21 aprile, il lunedì dell’Angelo, da casa Santa Marta, dal cardinale Farrell, il camerlengo.
Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica
“Ho appreso con grande dolore personale la notizia della morte di Papa Francesco, avvertendo il grave vuoto che si crea con il venire meno del punto di riferimento che per me ha sempre rappresentato.
La morte di Papa Francesco suscita dolore e commozione tra gli italiani e in tutto il mondo.
Il suo insegnamento ha richiamato al messaggio evangelico, alla solidarietà tra gli uomini, al dovere di vicinanza ai più deboli, alla cooperazione internazionale, alla pace nell’umanita’.
La riconoscenza nei suoi confronti va tradotta con la responsabilità di adoperarsi, come lui ha costantemente fatto, per questi obiettivi”.
Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio
“Un grande pontefice che tutto il mondo ricorderà per essere stato il Papa della gente, il papa degli ultimi e mancherà. Mancherà anche a me perché avevamo uno straordinario rapporto personale. Un pontefice con cui si poteva parlare di tutto, come si può fare con il proprio parroco. Credo che sia questa la grande particolarità di papa Francesco come il suo carattere forte accompagnato da un grande senso dell’umorismo. Per noi cattolici lo dobbiamo vedere come un giorno particolare perché tornerà alla casa del Padre. A noi mancherà, a me mancherà”.
Il cordoglio dei vescovi della Lombardia
La dichiarazione dell’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, metropolita di Lombardia, e di tutti i Vescovi della Conferenza Episcopale Lombarda (CEL) per la morte di Papa Francesco: «Appresa la notizia della morte del nostro amato Papa Francesco i Vescovi della Lombardia sono vicini alla chiesa di Roma per la perdita del loro Vescovo, segno visibile di comunione fra le Chiese sparse per tutta la terra e lo ringraziano per la sua coraggiosa e radicale testimonianza d’amore fino all’ultimo giorno della sua vita. Al Risorto, che lo ha chiamato al servizio petrino, affidano in questo momento di sofferenza di tutta la Chiesa Papa Francesco ringraziandolo della sua benedizione nel giorno di Pasqua». ( mons. Mario Delpini, Diocesi di Milano; mons. Francesco Beschi, Diocesi di Bergamo; mons. Marco Busca, Diocesi di Mantova; cardinale Oscar Cantoni, Diocesi di Como; mons. Maurizio Gervasoni, Diocesi di Vigevano; mons. Daniele Gianotti, Diocesi di Crema; mons. Maurizio Malvestiti, Diocesi di Lodi; mons. Antonio Napolioni, Diocesi di Cremona; mons. Corrado Sanguineti, Diocesi di Pavia; mons. Pierantonio Tremolada, Diocesi di Brescia ).
Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia
“Con profondo cordoglio la Lombardia piange Papa Francesco. Guida coraggiosa e instancabile testimone di pace, il Santo Padre ha saputo parlare al cuore del mondo con umiltà, forza e tenerezza. Il suo sorriso rimarrà per sempre nei nostri cuori.
A nome di tutta la Regione Lombardia, mi unisco al dolore e alla preghiera dei fedeli di tutto il mondo. Riposa in pace”.
Davide Galimberti, sindaco di Varese
Era l’inizio di febbraio 2022 quando, insieme ad alcuni sindaci delle città capoluogo, sono stato ricevuto dal Papa. Ricordo con emozione le sue parole di incoraggiamento per i territori che ciascuno di noi rappresentava, e la profondità delle riflessioni sui bisogni delle persone e sul bene comune. Quando arrivò il mio turno per porgere il saluto personale, mi chiese di accompagnarlo a sedere: era molto stanco. Si appoggiò alla mia spalla destra, che avevo fratturato un mese prima, e in quel breve tratto parlammo del Sacro Monte. Il suo instancabile richiamo alla pace e l’attenzione costante ai più bisognosi del mondo restano un faro. Mi auguro che questi appelli continuino a trovare ascolto, per il bene di tutta l’umanità.
Alessandro Alfieri, senatore della Repubblica
“Ha lottato contro la malattia per tornare fra il suo popolo. Ieri l’ha fatto per l’ultima volta in piazza San Pietro per la benedizione Urbi et Orbi. Non ha mai abbandonato la sua missione. Il Papa degli Ultimi: dei poveri, degli emarginati. Grazie Francesco. Ora preghiamo per te”.
Raffaele Cattaneo, Sottosegretario alle Relazioni Internazionali presso Regione Lombardia
“Un Papa diverso nella sensibilità dai suoi predecessori, ma di uguale grande fede. È stato certamente un Papa vicino agli ultimi, alle “periferie” della vita e attento alla fede di una Chiesa in uscita, non richiusa su sè stessa. Un Papa che non si è mai stancato di chiedere la pace e di lavorare instancabilmente per costruirla. Per lui una preghiera di suffragio piena di gratitudine. Il Signore lo accolga nella sua pace e doni alla Chiesa un nuovo Santo Padre per i tempi difficili che viviamo e che ci attendono”.
Samuele Astuti, consigliere regionale
“Lo ricorderemo come una guida carismatica e vicina ai più deboli. Nei suoi 12 anni di pontificato il mondo ha affrontato tante difficoltà ma mai ha fatto mancare la sua voce. Che la terra gli sia lieve, ciao Papa Francesco”
Mauro Guerra presidente Anci Lombardia
“I Sindaci e gli amministratori lombardi esprimono il loro sincero e profondo cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco. Il Papa degli ultimi, della pace e del dialogo, che ha sempre trovato nel confronto con l’altro la misura per superare ostacoli e conflitti. Non dimenticheremo la visita del Pontefice a Milano e a Monza nel 2017 e l’incontro con i Sindaci in Vaticano nel 2022: occasioni per ascoltare la sua voce che ha sempre esortato a costruire ponti, ad andare oltre le difficoltà e a guardare con speranza al futuro, soprattutto in momenti complessi e drammaticamente difficili a livello globale come quelli che stiamo vivendo. Ci ha sempre ricordato che occorre condividere il dolore del mondo per non rinunciare alla responsabilità di operare sempre e battersi per renderlo migliore. Con umiltà. solidarietà, sete di giustizia, amore e rispetto per l’umanità.”
Carmela Tascone, ex presidente Acli Varese
“Grande vuoto e grande smarrimento. Non ci sono parole adeguate. Rimane il tanto bene seminato. Nessuno, a partire da noi cristiani, ha il diritto di disperderlo. Intanto, ringraziamo per il dono che è stato Papa Francesco. Egli continuerà a custodire tutti, a partire da coloro che sono poveri e che non hanno voce”.
Pietro Scidurlo, Presidente di Free Wheels
“Ci lascia un uomo che con il suo sorriso, la sua parola era davvero capace di far sentire la sua presenza accanto a ognuno di noi, come se ci camminasse accanto, anche lui col suo zaino, coi suoi pesi da trasportare, con i suoi limiti, con il suo esserci sempre per tutti e con la sua grande umanità.Lo ricorderemo sempre come il papà delle prime volte e tra queste purtroppo anche quella di aver indetto un anno Giubilare e non averlo potuto vivere a pieno. Ma anche il papà delle sorprese e, nonostante tutto, ultimamente ce ne ha fatte tante. Mi mancherà, mi mancherai Francesco, ci mancherà la tua guida”.
Rocco Cordì, Anpi Varese
“Fino al’ultimo le sue parole a favore dei più deboli, degli emarginati, dei migranti.Fino all’ultimo contro le guerre e il riarmo. Fino all’ultimo per la giustizia sociale”.
Giuseppe Adamoli
“L’apparizione estremamente sofferente di PAPA FRANCESCO ieri a San Pietro fra i “suoi” fedeli resterà nelle menti e nei cuori di tutti, cattolici e non. Sarà un elemento di profonda riflessione per tutti i governanti del mondo? Questa speranza non svanisca presto!”
Roberto Molinari, Assessore ai Servizi Sociali Comune di Varese
C’è una immagine di questi 12 anni di pontificato di Papa Francesco che forse rimarrà la più simbolica e iconica. E che a me lo ricorda di più.
La sua presenza da solo in una piazza San Pietro sotto la pioggia per pregare nel momento più devastante del covid.
Quell’uomo solo che invocava la presenza di Dio e che chiede a tutti di avere speranza e non sentirsi soli, ma di unirsi perché da soli non ci salva.
Francesco è stato il Papa degli ultimi, degli scartati, delle periferie e dei luoghi più lontani. Il suo richiamo continuo ad una diversa economia, ad una solidarietà troppe volte dimenticata sono sempre stati un monito, non solo morale e di fede, a guardare con occhi diversi quello che ci circonda e quello che troppe volte non vediamo. Oggi è il tempo delle preghiere per accompagnare questo pontefice venuto dalla fine del mondo al suo incontro col Padre. E sono sicuro che a queste preghiere si uniranno non solo i credenti cattolici, ma anche chi non ha avuto la grazia della fede.
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