Centro sportivo “Laghi” di Villanova, l’amministrazione: “Lacune nel progetto del GSSIM”
Gli uffici comunali, valutata la proposta, hanno ritenuto necessario suggerire una revisione del piano economico-finanziario sotteso al progetto

Semaforo rosso, almeno per ora, per la proposta promossa dal G.S. Sant’Ilario per la riqualificazione del centro sportivo “Laghi” di Villanova. La società sportiva, infatti, nei mesi scorsi si era fatto avanti proponendo di farsi carico della gestione dell’impianto sportivo e quindi anche di un intervento finalizzato a risolvere le problematiche della struttura – che di fatto quando piove spesso si “allaga” costringendo anche al rinvio delle partite in programma – ma la proposta formulata, almeno per ora, non ha superato il vaglio degli uffici. Con il risultato che Piazza Manzoni, pur tenendo aperta la porta al confronto con la società, mette i puntini sulle i e ribadisce la necessità di chiedere «garanzie minime su sostenibilità economica, accessibilità per i cittadini e coerenza con le finalità pubbliche affinché il quadro complessivo risulti chiaro e in grado di garantire sia la qualità degli interventi sia una gestione efficiente e inclusiva».
«Fin dal primo momento l’amministrazione ha accolto con attenzione l’iniziativa di un’associazione del territorio che si è fatta promotrice di un progetto di riqualificazione – spiega l’amministrazione comunale -. Tuttavia, è doveroso chiarire che l’esame della proposta non può prescindere da una rigorosa valutazione tecnica, economica e giuridica, come impone la normativa vigente e come richiede la corretta gestione della cosa pubblica. Il business plan allegato alla proposta dell’associazione GSSIM, pur mostrando alcune buone intenzioni, presenta ad oggi significative lacune sotto il profilo economico-finanziario. In particolare, nelle voci di entrata, sono presenti alcune incongruenze. Le “erogazioni liberali” e le sponsorizzazioni rappresentano voci aleatorie rispetto ad una sostenibilità a lungo termine del progetto. Nella previsione di spesa, spicca, tra l’altro, l’assenza delle utenze, il cui valore, pari a circa 30mila euro, è oggi totalmente a carico dell’ente».
«L’ufficio preposto ha pertanto ritenuto necessario suggerire una revisione accurata del piano economico-finanziario stante il presupposto di una concessione a lungo termine dell’impianto – aggiungono dall’amministrazione -. Il Comune ha infatti l’obbligo giuridico, oltre che morale, di operare in piena trasparenza garantendo la parità di trattamento tra soggetti privati e l’assenza di discriminazioni. L’eventuale riconoscimento di un interesse pubblico alla proposta deve essere fondato su criteri oggettivi e predeterminati, come stabilito dalla legge 241/1990. In questo senso è importante ribadire che ogni forma di contribuzione comunale, diretta o indiretta, non può essere frutto di pressioni o automatismi ma deve essere sorretta da una valutazione rigorosa della coerenza della proposta con gli obiettivi generali dell’amministrazione e con i vincoli normativi. Il centro sportivo Laghi è un bene prezioso per la nostra comunità e il suo rilancio deve essere frutto di una visione strategica che metta al centro l’interesse collettivo».
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