All’Ospedale di Legnano un nuovo stent per il trattamento della dissezione aortica
Il dispositivo, sviluppato per integrare le tradizionali tecniche chirurgiche, rappresenta «un significativo passo avanti nella cura di una patologia tanto complessa quanto pericolosa»

Stent di ultima generazione per il trattamento della dissezione aortica per la Cardiochirurgia dell’Ospedale di Legnano: il reparto ha infatti da poco introdotto questo nuovo dispositivo sviluppato per integrare le tradizionali tecniche chirurgiche che rappresenta «un significativo passo avanti nella cura di una patologia tanto complessa quanto pericolosa».
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Lo stent è progettato per migliorare sia la gestione della sindrome da malperfusione nel breve termine, che per prevenire l’evoluzione aneurismatica dell’aorta nel lungo periodo. La sindrome da malperfusione, una delle complicazioni più critiche della dissezione aortica, può compromettere gravemente la funzionalità di organi vitali come reni, intestino e arti. Grazie a questo stent, i pazienti possono beneficiare di «un trattamento più efficace e mirato – spiegano dall’azienda socio-sanitaria -, con un impatto positivo sia sulla qualità della vita che sulla sopravvivenza a lungo termine».

«Questo approccio combinato – spiega Germano Di Credico, responsabile della Cardiochirurgia di Legnano e direttore del Dipartimento Cardio Vascolare dell’ASST Ovest Milanese – rappresenta un’importante innovazione. Non solo interveniamo tempestivamente per riparare l’aorta, ma garantiamo una protezione più duratura contro complicazioni future, riducendo significativamente i rischi di re-intervento».
«L’attenzione verso percorsi e strumenti innovativi, come l’introduzione di questo nuovo dispositivo per l’equipe della Cardiochirurgia – sottolinea il direttore amministrativo dell’ASST Ovest Milanese Maria Luigia Barone –, conferma la vocazione della nostra azienda nell’offrire soluzioni terapeutiche sempre più avanzate, ponendo il benessere del paziente al centro del percorso di cura».
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