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L’atleta Najla Aqdeir e la sua storia di riscatto al Tirinnanzi di Legnano: “Vorrei avervi come follower”

Fuggita da un matrimonio combinato a soli 16 anni, ha vissuto otto anni da apolide prima di trovare nella corsa la propria libertà. La sua testimonianza all'evento con le scuole “Protect people, not borders”

Generico 14 Apr 2025

«La corsa mi ha salvato la vita e oggi sono qui perché la mia esperienza possa influenzare anche voi». Con queste parole, Najla Aqdeir,  mezzofondista 29enne nata in Libia e oggi cittadina italiana, ha aperto una delle testimonianze più potenti dell’incontro “Protect people, not borders”, andato in scena lunedì 14 aprile al Teatro Tirinnanzi di Legnano.

La sua è una storia di coraggio e rinascita: a 16 anni è fuggita da un matrimonio combinato, ha vissuto otto anni da apolide e ha trovato nella corsa la propria via di libertà. Oggi è atleta olimpica – ha corso la maratona ai Giochi di Parigi per la Libia – e running coach. Allena persone con o senza disabilità, lavora nei centri psichiatrici, con ragazzi non vedenti e con donne che cercano uno spazio per ricominciare. È anche fondatrice, insieme a Nike, della crew Flying Girls Milano, ed è oggi anche una voce influente nel mondo dei social: «Mi piacerebbe avervi come follower: senza di voi, io non ce la farò mai – ha detto ai ragazzi –. Sono certa che tra i vostri compagni ci sia qualcuno che ha bisogno, come è successo a me nei momenti più bui, e che mi auguro possiate aiutare, senza lasciarlo solo quando attraversa una difficoltà».

Najla è molto legata a Legnano anche perché, grazie all’impegno di Sana El Gosairi dell’associazione legnanese Jasmine, è riuscita ad ottenere la cittadinanza italiana. «Anche il vostro sindaco, che oggi è qui con noi, ci è sempre vicino», ha aggiunto, riferendosi a Lorenzo Radice, presente in sala e già conosciuto in altri eventi.

Le scuole

Generico 14 Apr 2025

L’evento, promosso dal Comune di Legnano in collaborazione con gli istituti superiori Dell’Acqua e Bernocchi di Legnano, il Ponti di Gallarate e il Comitato 3 Ottobre, ha riunito studenti di diverse scuole legnanesi, insegnanti, amministratori e testimoni diretti per una mattinata di confronto autentico e sentito sul tema delle migrazioni. L’iniziativa è stata la prosecuzione del percorso avviato nel 2023, quando una delegazione di studenti e amministratori ha preso parte alla Giornata della Memoria e dell’Accoglienza a Lampedusa, in ricordo del naufragio del 2013 in cui persero la vita 368 persone.

L’accoglienza diffusa

«Legnano ha fatto da apripista con un progetto di accoglienza diffusa che ci ha permesso di prenderci cura delle persone trattandole come tali e non come numeri – ha detto il sindaco Lorenzo Radice, sollecitato dalle domande dei ragazzi –. Abbiamo un accordo con la prefettura per il CAS nella sede della Croce Rossa e abbiamo appartamenti diffusi sul territorio. Sulle politiche migratorie bisogna ribaltare l’approccio: prima di costruire muri, bisogna lavorare sull’integrazione. Capire chi serve davvero e creare percorsi inclusivi. Mi auguro che voi ragazzi possiate sviluppare un pensiero critico, studiando e approfondendo questi fenomeni».

«L’accoglienza diffusa sta funzionando», ha confermato Roberto, volontario del Comitato 3 Ottobre, ricordando quanto l’impegno di ciascuno possa fare la differenza. A portare la voce dei nuovi cittadini è stata Zhaleh Nemati, componente della Consulta, che ha ribadito l’importanza della rappresentanza e dell’ascolto.

Gli studenti e il viaggio a Lampedusa

Durante la mattinata sono stati presentati i video realizzati dagli studenti che hanno partecipato alla commemorazione del 3 ottobre a Lampedusa. «È stata un’esperienza che mi ha lasciato tanto a livello umano – ha raccontato uno dei ragazzi –. Vedere le cose con i propri occhi e non attraverso uno schermo fa la differenza. Anche i concerti e i momenti di svago hanno trasmesso qualcosa di profondo». «Il momento più toccante è stato con la Guardia Costiera – ha aggiunto un altro studente – Vedere chi salva le vite ogni giorno è stato indimenticabile».

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 14 Aprile 2025
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