Al Mendel di Villa Cortese si studia l’agricoltura del futuro
In funzione la serra con impianto aeroponico e idroponico dove gli studenti sperimentano in prima persona metodi di coltivazione innovativi e sostenibili
Sono entrati in funzione i nuovi impianti aeroponici e idroponici dell’azienda VDN Soluzioni Ambientali, installati in una serra all’Istituto Mendel di Villa Cortese, grazie ai fondi PON europei . In questi spazi gli studenti delle classi seconde, terze e quarte – sia del tecnico che del professionale – sperimentano in prima persona metodi di coltivazione innovativi e sostenibili.
L’impianto aeroponico: le radici sospese in una nube nutritiva

L’Istituto agrario con la dirigente Cristina Gualtieri sta puntando molto sulle nuove tecniche di coltivazione seguendo tutta la filiera fino alla trasformazione dei prodotti in un laboratorio attrezzato. A mostrarci gli impianti è il docente Valerio Sanfilippo, accompagnato dal vicepreside Salvatore Librizzi e dal docente Alberto Venegoni. Insieme a loro anche Luigi Palumbo dell’azienda che ha consegnato gli impianti: «L’aeroponica è un sistema che permette alle piante di crescere senza essere immerse né nella terra né nell’acqua – spiega Sanfilippo -. Le radici restano sospese nell’aria e vengono irrorate da una nebbia composta da acqua e sostanze nutritive». Il cuore del sistema è un nebulizzatore MH programmato per attivarsi a intervalli regolari: «Ogni mezz’ora nebulizza per cinque minuti, creando una nube che contiene vapore acqueo e concimi. Le radici delle piante assorbono da questa nube tutto ciò di cui hanno bisogno per svilupparsi». L’alimentazione delle piante è regolata da un sistema di pompaggio chiamato “Nido Pro”, che dosa e miscela i vari nutrienti in base al tipo di ortaggio coltivato: «Il tipo di concime e la sua concentrazione varia in base alla coltura – continua il professore –, ed è tutto controllabile tramite App da noi e dai nostri studenti».
L’impianto idroponico: fragole nel velo d’acqua
Accanto all’impianto aeroponico, nella stessa serra, trova spazio anche un sistema idroponico dove in questo momento crescono fragole. A differenza dell’aeroponica, qui le radici sono immerse in un sottile velo d’acqua arricchita con tutti i nutrienti necessari alla pianta. «L’acqua scorre in continuo ricircolo – spiega il docente – parte da un serbatoio dove è già arricchita con i nutrienti, passa nelle canaline e torna al punto di partenza. In questo modo controlliamo costantemente temperatura, pH, conducibilità elettrica e quantità di nutrienti». Il sistema si è rivelato molto efficiente: «Le piantine di fragola sono state trapiantate dieci giorni fa. Erano quasi spoglie, ma dopo appena tre giorni avevano già sviluppato le prime foglie. In campo aperto ci vorrebbero settimane. Qui contiamo di raccogliere le prime fragole tra 15 o 20 giorni».
Un’esperienza pratica per gli studenti
Il lavoro nella serra non è solo teoria: gli studenti del Mendel partecipano attivamente a tutte le fasi della coltivazione. «Sono stati loro a fare il trapianto delle piantine, sistemando le fragole nei vasetti riempiti con argilla espansa e spugna – racconta il vicepreside –. In questo ambiente imparano a gestire una coltivazione completa, dalla preparazione dell’impianto fino al raccolto». Gli impianti aeroponici e idroponici sono sempre più utilizzati in tutto il mondo per l’agricoltura urbana e la produzione sostenibile di cibo: «Rappresentano l’agricoltura del futuro -, sottolinea Sanfilippo – per questo è estremamente importante che la scuola metta a disposizione degli studenti queste nuove strumentazioni: sono pochi gli Istituti che offrono tali opportunità». L’impianto, installato nel terreno della Fondazione Ferrazzi Cova gestito dall’Istituto Mendel, è all’avanguardia: «Come azienda – spiega Palumbo di VDN Soluzioni Ambientali, con sede a Legnano – ci siamo occupati del progetto, sulle basi delle richieste della scuola, e abbiamo collaborato con i nostri fornitori per consegnare il prodotto finito. Gli impianti sono inseriti in un monoblocco con precise caratteristiche di coibentazione e sicurezza».
Nuovi laboratori e strumentazioni

L’Istituto Mendel sta investendo parecchio nelle nuove tecnologie: «Grazie a bandi regionali – aggiunge il vicepreside -, abbiamo acquistato strumenti all’avanguardia utili anche a creare mappature del terreno per ottimizzare la concimazione. Puntiamo poi molto sul nuovo laboratorio di trasformazione alimentare: è gestito dal docente Venegoni con il supporto di un tecnologo, per una sicurezza totale dei prodotti». I progetti in essere sono tantissimi e con la bella stagione gli studenti raccoglieranno anche i tantissimi prodotti a km 0 in vendita nel mercatino interno alla scuola, aperto a tutta la comunità.

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