La legnanese Dania Belvisi alle finali di “Miss Mamma Italiana”
Toscana d’origine, si è trasferita a Legnano nel 2020, in piena pandemia, per lavorare come operatrice socio-sanitaria all’ospedale. A Varese ha indossato la fascia di “Miss Mamma Solare”

Dania Belvisi è in finale al concorso nazionale “Miss Mamma Italiana” dopo avere indossato a Varese la fascia di “Miss Mamma Solare”. Toscana d’origine, si è trasferita a Legnano il 26 aprile 2020, in piena pandemia, per lavorare come operatrice socio-sanitaria all’ospedale cittadino. Oggi lavora nel reparto di psichiatria, ma nel frattempo ha deciso di mettersi in gioco anche in un contesto completamente diverso: «Ho partecipato per divertimento – racconta Dania –. Volevo fare un’esperienza diversa e fuori dalla mia quotidianità, non pensavo di arrivare a prendere una fascia. E invece è successo». A convincerla a partecipare è stata anche la conoscenza della vincitrice dello scorso anno.
Ai concorsi la accompagna sempre il figlio Alessio di 18 anni e mezzo; il suo secondo genito di 15 anni è vive in Toscana con il padre. Il segreto per affrontare un concorso come questo? «Essere se stessi – risponde –. È un ambiente bello, sereno, senza competizione tra donne. Ho trovato un gruppo unito e affiatato». Alla selezione svoltasi a Varese,hanno partecipato 22 mamme da tutta la Lombardia.
Il concorso, nato 25 anni fa, è oggi promosso da un’associazione guidata da Paolo Teti, insieme alla moglie e ai figli. Prevede diverse categorie: Miss Mamma Italiana (dai 25 ai 45 anni), Miss Mamma Gold (dai 46 ai 55), fino ad arrivare a concorrenti di 90 anni.
Ora Dania si prepara a partecipare alla finale nazionale. Ma per lei questa vittoria ha già un significato speciale: «Quando sono partita per Legnano era il 26 aprile 2020, in piena emergenza Covid. È stato un periodo difficile, lontana da casa e dai miei figli. Le uniche comunicazioni erano tramite videochiamate. Ma ho resistito. Ho lasciato un posto fisso, ho partecipato a 17 concorsi pubblici e ora sono finalmente di ruolo a Legnano. Qui sto benissimo, mi sento a casa».
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