L’Alto Milanese fa squadra per la lotta alle mafie: nasce la Commissione intercomunale Antimafia
La nuova commissione intercomunale Antimafia, Legalità e Tutela Ambientale conta già 17 adesioni tra i 23 comuni del territorio

Mentre a Trapani diecimila persone sfilavano per il centro storico per far risuonare forte e chiaro il “no” alla mafia di una Nazione intera e in tutta la Penisola risuonavano i nomi delle 1.081 vittime innocenti di mafia, l’Alto Milanese ha celebrato la XXX Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie con l’istituzione della commissione intercomunale Antimafia, Legalità e Tutela Ambientale, che conta già 17 adesioni tra i 23 comuni del territorio: Buscate, Busto Garolfo, Canegrate, Castano Primo, Cerro Maggiore, Cuggiono, Dairago, Inveruno, Legnano, Magnago, Nerviano, Rescaldina, San Giorgio su Legnano, San Vittore Olona, Turbigo, Vanzaghello e Villa Cortese.
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«Credo che l’istituzione di questa commissione sia un momento storico per il territorio – ha spiegato al momento della firma della convenzione istitutiva Matteo Modica, presidente del Patto dei Sindaci dell’Alto Milanese -. Ciascuno di noi, come amministratore pubblico ma anche e prima di tutto come cittadino, sente la responsabilità di agire in prima persona rispetto a queste tematiche importanti. Istituire questa commissione oggi, nella giornata che celebra la memoria e l’impegno per le vittime di mafia, non è una scelta casuale ma vuole testimoniare il legame forte, non solo simbolico, tra la nostra commissione e le associazioni e i cittadini che si impegnano su questa tematica. Con questa commissione vogliamo lanciare un messaggio forte e dire che contrastiamo tutte le mafie e cerchiamo di promuovere una cultura della legalità e di tutelare l’ambiente».
«Oggi fortunatamente non si vedono episodi eclatanti come quelli delle stragi di martedì: il problema è che abbiamo una mafia forse ancora più forte perché è capace di mimetizzarsi nel settore produttivo ed economico e anche nel settore pubblico – ha aggiunto Modica -. Le mafie hanno avuto la capacità di evolversi, di diventare delle vere e proprie imprese e anche di intercettare i fondi pubblici, e questo necessita di risposte ancora più forti rispetto alle tutele legislative presenti. Con questo strumento rafforziamo la nostra volontà di contrastare le mafie: come amministratori pubblici siamo chiamati non solo a vigilare sul buon andamento del Comune, ma anche e soprattutto a costruire una società migliore per il futuro, e una società migliore passa necessariamente anche dalla lotta alle mafie e dalla tutela ambientale».
Di cosa si occuperà la commissione Antimafia
Tra le finalità per cui la nuova commissione è stata istituita ci sono «la promozione della cultura antimafia e della legalità quale fattore di crescita sociale, civile ed economico, la predisposizione di strumenti idonei e incisivi per contribuire alla prevenzione e al contrasto del radicamento delle associazioni di tipo mafioso, il coordinamento degli interventi da effettuare a tutela dell’ambiente, la condivisione di politiche sull’utilizzo dei beni confiscati alla mafia e sui loro progetti attuativi, la condivisione di politiche di contrasto all’usura e al racket, la promozione di percorsi di formazione per gli amministratori pubblici e di iniziative di educazione alla legalità nelle scuole».

Libera e Avviso Pubblico insieme ai Comuni dell’Alto Milanese
Insieme ai Comuni dell’Alto Milanese in questo percorso appena intrapreso cammineranno anche due realtà che sono delle vere e proprio istituzioni nell’ambito della lotta alla criminalità organizzata: Libera e Avviso Pubblico. «Questa data è davvero significativa, è uno degli appuntamenti più importanti di Libera – hanno spiegato dal presidio di Legnano di Libera -: quella di oggi non vuole solo essere la giornata in cui si celebra il ricordo delle vittime, ma vuole essere un giorno di rinascita e per questo è stato scelto il 21 marzo, primo giorno di primavera, un momento per far partire percorsi che ci portino ad una società più giusta, in cui si riesca a vivere nella piena legalità».
«La mafia va combattuta in ogni sua forma e uno degli strumenti più efficaci è quello di combatterla a livello educativo – hanno aggiunto dal presidio scolastico delle Barbara Melzi -: attraverso la scuola si può fare un grande lavoro, educando una generazione perché sappia cosa è e come è la mafia e sappia anche individuarla nella vita di tutti i giorni per attivarsi nel combatterla. La mafia è stata combattuta con grandi azioni, la stiamo combattendo oggi e il nostro preside scolastico vuole dare la garanzia che verrà combattuta anche domani».
«Non è assolutamente scontato – sono state le parole di Fabio Bottero, coordinatore regionale di Avviso Pubblico – che un numero così elevato di Comuni decida di fare rete e condividere l’impegno di una commissione sovracomunale per condividere tutte le conoscenze, le esperienze e le buone pratiche che vengono realizzate nei territori per il contrasto verso la criminalità organizzata e promuovere una società libera dalle mafie». «Avviso pubblico ha un senso nella misura in cui supporta i Comuni nel costruire una rete di legalità organizzata come strumento di gestione e di contrasto alla criminalità organizzata – gli ha fatto eco il presidente nazionale Roberto Montà -. Sappiamo che c’è bisogno di un grande lavoro che metta insieme le istituzioni e di un’amministrazione pubblica capace, informata, competente, in grado di leggere le evoluzioni del fenomeno e di amministrare al meglio le risorse pubbliche».
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