Per la terza volta la Milano-Torino parte da Rho tra ali di folla
Il Sindaco Orlandi e l’assessore Borghetti: “Portiamo i valori del ciclismo nella vita della comunità”

Per il terzo anno consecutivo la Milano-Torino è partita da Rho, ancora una volta baciata da uno splendido sole che ha rallegrato questa mattina piazza San Vittore e le vie del centro piene di tifosi. Tra di loro, anche 518 bambini delle scuole del territorio, che sventolavano ventagli “Una corsa, un MiTo” forniti da RCS Sport, che organizza l’evento sportivo. Grande soddisfazione da parte del Sindaco Andrea Orlandi e dell’assessore allo Sport Alessandra Borghetti, che si è spesa per settimane per organizzare ogni singolo dettaglio di una riuscitissima festa del ciclismo. La mattinata si è aperta con le premiazioni dei concorsi banditi dal Comune di Rho in occasione della 106° edizione della classica di ciclismo la cui storia iniziò nel lontano 1976, come ricorda il trofeo dorato. Tanti hanno partecipato inviando le loro fotografie, costruite con fantasia e creatività. Per il concorso vetrine, ispirato ai colori della gara ciclistica, primo classificato Bi 67 di via Madonna 17. Roberta è l’artefice dell’allestimento con due ruote colorate di rosso, elegantemente decorate con fiori rossi e blu, appese tra due abiti blu, in mezzo a cuscini e rose rosse. Secondo classificato il parrucchiere Piera e Daniele di via Garibaldi 33: una storica bici da corsa campeggia tra maglie della Colnago e di Velo Sport Rho, gli allestitori hanno chiesto in prestito al fotografo Roberto Bettini due pannelli con foto di gare del passato e hanno aggiunto loghi della Milano-Torino di qualche anno fa.
Al terzo posto Giudici Boutique di largo Mazzini 18: un abito rosso e uno blu, una biciclettina con le rotelle ai lati sovrastata dalla scritta “Tutti iniziano così”. Molte foto della Milano-Torino, palloncini rossi e blu e la mitica immagine del passaggio della borraccia tra Gino Bartali e Fausto Coppi al Tour de France del 1952. Per il concorso “Papa’ sei un mito!”, ideato poiché la partenza coincide con la festa del papà”, primo classificato è Filippo Minoggio con la figlia Ludovica: hanno inviato diversi scatti, quello che più colpisce è la foto di loro due di spalle, con un atteggiamento alla James Bond, accanto alle rispettive biciclette. Grande intesa, ma anche un pizzico di sfida. Seconda classificata una foto costruita nel giardino di casa. Papà Marco Corno con la bici in spalla, il figlio Giorgio in sella alla sua due ruote con tanto di caschetto, la piccola Chiara sul suo monopattino. Gli sguardi dei bambini sono rivolti al genitore: ai piedi di tutti e tre la scritta “Torino, arriveRho!”.
Per la medaglia di bronzo, due premi parimerito: Paolo Brienza col figlio Giacomo (Paolo ha inviato tre scatti, in tutti si nota l’intesa che c’è tra padre e figlio, uno in particolare coglie il suo sguardo carico di cura, di protezione, di voglia di trasmettere la propria passione) e Andrea Zerbo con papà Stefano, insieme con i colori della Biringhello. Sguardi complici e divertiti. In una delle foto Andrea innalza al cielo una coppa, segno di un promettente avvenire sulle due ruote. A ciascuno di loro un buono per lezioni di tennis o padel gentilmente donati da Gianni Gioia del Tennis Club attivo al Molinello, che il Comune ringrazia per la sua collaborazione. Una menzione Speciale l’ha meritata Giorgio Colombo, che ha inviato l’unica foto storica pervenuta. E’ del 1951. Allora piccino, Giorgio Colombo era la mascotte della Società ciclistica Mattinzoli con sede in Rho via Madonna 106 presso il Bar Tabaccheria Alzati. Un ricordo particolare, riemerso pensando alla Milano-Torino. A tutti i papà è stato donato uno dei biscotti con il logo del concorso, in vendita in questi giorni per la festa del papà all’Official Point di piazza San Vittore 22. Le foto premiate saranno pubblicate sul numero di Settegiorni di venerdì 21 marzo: il Comune ringrazia la testata locale per la sua costante collaborazione.
RCS Sport ha premiato con mascotte e attestato le classi 3°A, 3°B e 3°C della primaria Rodari per il concorso Biciscuola, che ogni anno accompagna la Milano-Torino. In piazza San Vittore e davanti al Teatro Civico di piazza Jannacci centinaia di bambini, coordinati dall’assessore alla Scuola Paolo Bianchi e dalle loro insegnanti, hanno accolto con gioia i corridori, ricevendo in omaggio merende e gadget da Citterio. Stando alla comunicazione diffusa da RCS Sport, «la doppia scalata a Superga (4.9 km al 9.1%) sarà teatro del duello tra gli scalatori presenti al via della gara presented by Crédit Agricole. Grandi favoriti Isaac Del Toro, Adam Yates, Richard Carapaz, Lorenzo Fortunato, Einer Rubio, Marc Hirschi e Michael Storer oltre agli ex vincitori Diego Ulissi (2013) e Michael Woods (2019). Il percorso è lungo 174 km. Il gruppo, forte di 127 corridori, è transitato al km 0 alle 11.55».
Mentre in piazza San Vittore accorrevano i tifosi, si è svolta al Tourist Infopoint la Driving Change Arena, occasione di confronto su salute urbana, promozione di comportamenti salutari e prevenzione di malattie croniche non trasmissibili attraverso l’attività fisica e lo sport. L’iniziativa, realizzata in collaborazione con Novo Nordisk, è parte del progetto internazionale Cities for Better Health: un programma che in Italia ha preso il via più di 10 anni fa grazie ad una partnership tra ANCI, Health City Institute e l’azienda danese, per combattere diabete, obesità e malattie cardiovascolari, attraverso la promozione di stili di vita sani. Erano presenti il vicesindaco Maria Rita Vergani; il consigliere regionale Carlo Borghetti, membro della Commissione Sanità; il direttore socio sanitario di Asst Rhodense Emiliano Gaffuri.
Sul palco sono saliti anche i Ciclostorici, un gruppo di corridori vestiti in abiti sportivi stile anni Trenta, con maglie in lana cotta e caschetti di cuoio, con le camere d’aria a tracolla, guidati da Morena Tartagni, grande campionessa degli anni Sessanta e Settanta, già ospite a Rho lo scorso anno, e da Patrizia Spadaccini, campionessa italiana su strada nel 1984, oro nella 4 passi Dolomitici, record nazionale sull’ora al Vigorelli di Milano e sui 100 chilometri, poi guida di un atleta non vedente alle Paralimpiadi. «Tutte le iniziative sono nate per far entrare la nostra città nella storia dello Sport e far sì che lo sport tramuti i valori del ciclismo nella vita della comunità – ha detto il Sindaco Andrea Orlandi – E’ un grande orgoglio ospitare questo evento ed essere parte di questa iniziativa. Oggi è la festa del papà, un giorno speciale. Uno striscione bellissimo sopra la farmacia arriva da una scuola dell’infanzia che non ha potuto essere presente. Dice «Siamo piccoli ma se corriamo tutti insieme diventiamo un MiTo -. È il messaggio più significativo di questa festa dello sport. Grazie a RCS, con cui continuiamo la collaborazione. Evviva la Milano-Torino!». Da parte sua, l’assessore Alessandra Borghetti così ha commentato: «A Rho ci sono circa 50 società sportive, lo sport è molto vissuto. Il ciclismo è fondamentale per i più piccoli, per questo li abbiamo coinvolti nelle piazze. Sono state addobbate le vetrine dei negozi, i papà hanno partecipato con entusiasmo: è stato difficile scegliere le foto da premiare. Siamo davvero felici che tutto sia andato per il meglio. La Milano-Torino ormai è di casa, porteremo qui altri eventi di ciclismo importanti per tutti gli italiani».
La vigilia della gara è stata caratterizzata martedì 18 marzo, al Centro Congressi Mantovani Furioli di Rho, da una grande serata di ciclismo, ammirato nelle foto di Roberto Bettini e raccontato dagli altri super ospiti presentati dal giornalista Alberto Pontara. Ad aprire la serata i saluti del Sindaco Andrea Orlandi e dell’Assessore Alessandra Borghetti. Jacopo Guarnieri, ex ciclista professionista oggi procuratore, ha rivisto la sua carriera in quegli scatti; il giovane Juan David Sierra, anche lui cresciuto alla Biringhello, ha rivelato la sua strategia, ovvero un “mix di spallate e rispetto”. Luca Guercilena, general manager Lidl-Trek, ha spiegato come occorrano «scelte di governo per potenziare le ore di educazione fisica a scuola, defiscalizzare le sponsorizzazioni e sostenere le tante società giovanili».
Da Marco Velo, oggi commissario tecnico nazionale strada donne, il ricordo dell’argento olimpico di Filippo Ganna a Parigi 2024 e dello spirito di gruppo del suo capitano Marco Pantani (“che dava fiducia e non perdeva d’occhio nessuno nella squadra”), oltre a uno sguardo attento alla crescita del settore femminile. Da tutti un appello per la sicurezza sulle strade: «Serve un cambiamento culturale. All’estero ciclisti e pedoni sono più tutelati, da noi serve maggiore rispetto. Vero che alle volte i ciclisti sono come un gregge di pecore, ma la strada è il nostro campo di allenamento, aiutateci a condividere questo spazio. Il rispetto è dovuto a ogni utente della strada».
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