Il consiglio comunale di Legnano si divide sulla battaglia per il Capolinea Movibus
Mentre il sindaco ha consegnato le firme raccolte sui bus all'Agenzia del TPL, la Lega andrà a sostenere la mozione promossa dai suoi consiglieri metropolitani in Città Metropolitana. Il 19 marzo incontro con le consulte

Quella che doveva essere una battaglia della città si è trasformata in una bagarre politica. Nonostante l’obiettivo di maggioranza e opposizione fosse comune, ovvero riportare il capolinea Movibus a Milano Cadorna, il consiglio comunale di Legnano questa sera, 18 marzo, si è spaccato sulle modalità con cui sostenere le richieste dei pendolari. Mentre il sindaco Lorenzo Radice ha portato le 1.300 firme raccolte sugli autobus all’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale, «l’interlocutore principale in questa partita», la Lega andrà a sostenere la mozione promossa dai suoi consiglieri metropolitani per chiedere all’ente sovra-comunale il mantenimento del capolinea a Cadorna.
L’opposizione si è lamentata di non essere stata coinvolta negli incontri con i pendolari che, a detta dell’amministrazione, richiedevano un confronto Istituzionale e non politico: «Il nostro servizio volontario per la Comunità è stato totalmente screditato – ha detto la consigliera Daniela Laffusa sventolando le firme raccolte dai militanti al mercato cittadino -. Queste firme (circa 250 ndr), e le altre che continueremo a raccogliere come militanti, andranno quindi a sostenere la mozione dei nostri consiglieri metropolitani».
Il sindaco, che ha ottenuto per ora il rinvio di un anno dell’arretramento del capolinea, è stato accusato di «non avere peso politico in Città Metropolitana» e di «avere portato a casa solo l’ennesima, la decima proroga, mentre le opposizioni chiedevano azioni più concrete per garantire un servizio efficiente ai cittadini. Secondo Brumana, il rinvio era inevitabile, ma resta il problema della destinazione finale delle corse: «I pullman devono arrivare a Cadorna, la soluzione va affrontata con Sala».
L’assessore Marco Bianchi ha risposto alle interrogazioni presentate da Lega e Lista Toia spiegando che l’amministrazione ha messo in atto tutte le azioni necessarie: «Già l’8 marzo 2024 erano state inviate osservazioni all’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale, poi ribadite al prefetto con schede dettagliate con le criticità. Il 5 febbraio si è avuta la prima bozza di conferma dell’arretramento del capolinea e il primo consiglio comunale utile per darne notizia è stato quello in cui è stata presentata l’interrogazione della Lega».
«Mi spiace che questa battaglia non sia della città, ma dispiace ancora di più vedere questa divisione. Il nostro interlocutore in questa partita è l’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale ed è con loro che dobbiamo discutere», ha detto il sindaco Lorenzo Radice. Tra il pubblico c’era una sola pendolare che ha assistito a continue accuse senza un confronto costruttivo: «Per noi il servizio bus diretto a Cadorna è estremamente importante», ha ribadito. La sera del 19 marzo a Palazzo da Perego all’incontro promosso dalle consulte sarà presente anche il Direttore dell’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale di bacino Luca Tosi e ci si augura che la discussione possa assumere toni diversi e questa volta davvero costruttivi.
Il tavolo di confronto si terrà alle 20.45 organizzato congiuntamente dalla tre Consulte territoriali cittadine. L’incontro, in cui ci si concentrerà principalmente sulle linee Z602 e Z603 minacciate dall’arretramento del capolinea (per il momento questa ipotesi è stata rimandata di un anno), vedrà la presenza anche dell’assessore alla Mobilità Marco Bianchi, del e del Consigliere con delega alla Mobilità e al Trasporto pubblico locale Marco Griguolo.
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