Gli studenti delle Pascoli di Legnano alla scoperta delle altre culture
Conclusa la settimana dell’Intercultura durante la quale i bambini della Scuola Primaria G. Pascoli hanno avuto modo di riflettere sull'importanza del dialogo e del rispetto reciproco

Si è conclusa venerdì 28 febbraio la Settimana dell’Intercultura alla Scuola Primaria G. Pascoli di Legnano, iniziata il 24 febbraio. Un evento che ha coinvolto alunni, insegnanti e famiglie in un percorso di scoperta e condivisione. Il tema centrale di quest’anno è stato “Il viaggio”, esplorato in tutte le sue sfaccettature attraverso letture, laboratori creativi e incontri con genitori di diverse origini culturali. Durante la settimana, i bambini hanno letto storie provenienti da diversi Paesi, scoprendo racconti tradizionali riguardanti avventure, migrazioni e scambi culturali. L’apprendimento è proseguito attraverso la realizzazione di manufatti ispirati alle culture del mondo, che hanno permesso ai piccoli studenti di esprimere la loro creatività e riflettere sulle diversità che arricchiscono la nostra società. Un momento particolarmente significativo è stato l’incontro con alcuni genitori di origine straniera, che hanno portato in classe giochi e danze tipiche dei loro Paesi. Un’occasione preziosa per i bambini, che hanno potuto conoscere tradizioni diverse in modo diretto e coinvolgente. Il frutto di questa intensa settimana di lavoro è stato raccolto in una mostra aperta al pubblico avvenuta il 3 marzo, dalle 17 alle 19, dove sono stati esposti i lavori realizzati dagli alunni. Un vero e proprio viaggio visivo tra colori, parole e simboli di culture diverse, che ha permesso a tutti di apprezzare il valore della diversità.
La Settimana dell’Intercultura alla Scuola Primaria G. Pascoli si è rivelata un’esperienza significativa, capace di sensibilizzare i più piccoli all’importanza del dialogo e del rispetto reciproco. Un progetto che non si esaurisce in questi giorni, ma che lascia un seme destinato a crescere: la consapevolezza che la diversità è una ricchezza e che ogni viaggio, reale o metaforico, può essere un’occasione di crescita.
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