Egregio direttore, ho letto la ‘notizia’ riferita ai ‘presunti abusi di gestione e alle presunte irregolarità’ riguardanti la tensostruttura di San Vittore Olona (qui il testo).
 
Anzitutto mi chiedo da quale fonte provenga tale ‘notizia’: dall'amministrazione comunale o da terzi ?

Non é una domanda peregrina, e spiego il perché: nell'ultimo comma della ‘notizia’ si fa cenno a verifiche in corso da parte dell'amministrazione comunale relativamente alla serata del 17 marzo, nonché ad un verbale redatto dai Carabinieri di Cerro Maggiore. Ebbene, siccome quella serata é stata organizzata da VIVI SAN VITTORE per festeggiare il 150° dell'unità d'Italia, é chiaro che siamo direttamente chiamati in causa.

E spieghiamo, allora, come si é svolta la serata: alcuni musicisti hanno eseguito musiche popolari, in tema di unità, e si é cantato, quindi, tutti insieme l'inno di Mameli con brindisi alla nostra nazione. Si é trattato, quindi, di serata prettamente istituzionale.

Ora, se la giunta Vercesi vuole far credere che si sia trattato di ‘spettacolo’ é bene che lo dica chiaramente, così che potremo smentire nelle sedi opportune tale mistificazione. Altrimenti dovremmo pensare che la giunta Vercesi abbia equivocato tra ‘iniziativa istituzionale’ (il 17 marzo in quasi tutte le città e i paesi si sono tenute iniziative per celebrare l'Unità) e ‘serata da ballo’. A meno che la giunta Vercesi non intenda punire, in questo caso a posteriori, le iniziative celebrative dell'Italia unita, ma non osiamo neppure pensarlo.

Aggiungasi che nella ‘notizia’ si fa cenno, come detto, ad un verbale stilato dai Carabinieri di Cerro Maggiore, cosa che a noi non risulta. Poiché a noi tutti di VIVI SAN VITTORE sta molto a cuore il buon nome della lista, anche per rispetto ai cittadini che ci hanno votato, non possiamo lasciar correre sotto silenzio notizie imprecise e distorte che ci toccano direttamente.

VIVI SAN VITTORE  – GIUSEPPE BRAVIN  
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Confermiamo che la ‘notizia’ proviene direttamente dalle stanze del Comune di S. Vittore Olona, attraverso un comunicato – stampa,  e fa riferimento anzitutto a un evento del mese di febbraio con la contestazione di 5 irregolarità (‘la violazione dell'ordinanza contro gli schiamazzi, la mancata autorizzazione a pubblico spettacolo, la somministrazione di bevande alcoliche, l'assenza del responsabile-gestore della struttura e la presenza alla festa di 300-400 persone quando il limite massimo consentito per quella struttura è di 100 unità’), quindi alla manifestazione del 17 marzo dove si ipotizzano ‘una o due violazioni di legge’.
Per questo secondo evento, tuttavia, non si fa alcun cenno al tipo di manifestazione.
Prendiamo atto, comunque, che all'avv. Bravin e a Vivi San Vittore non risulta alcun verbale stilato da parte dei carabinieri di Cerro Maggiore.

marco tajé