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INSIEME NEL 2000 A BOFFALORA DENUNCIA: "CENTRALE A BIOGAS, INUTILE E DANNOSA"

29 Marzo 2011


‘La centrale a Biogas in zona Cattabrega confinante con Boffalora è inutile e dannosa, sorta solo per motivi speculativi con effetti negativi sul territorio”. Queste sono le conclusioni dell’affollata assemblea pubblica organizzata dalle opposizioni di Boffalora e Bernate, mercoledì 23 marzo presso la sala Monsignor Portaluppi, presenti i due sindaci Curzio Trezzani e Osvaldo Chiaramonte.

Il professor Gianni Tamino, docente di biologia all’università di Padova nonché tra i maggiori esperti italiani di politiche ambientali ha illustrato in modo eccellente la situazione energetica italiana, un dato importante dimostra che in Italia si hanno impianti in grado di produrre ben 105 GW contro i 60GW di potenza massima utilizzata.

L’impianto che ha avuto un iter burocratico incredibilmente rapido probabilmente utilizzerà 17.000 tonnellate all’anno di trinciato di mais (la relazione tecnica accenna a diverse altre biomasse da usare nel digestore come: letame, scarti dell’industria alimentare, oli vegetali ect.) per produrre una miscela di gas rappresentata per il 60% da metano che verrà bruciato per produrre energia elettrica. Il tutto con produzione di fumi, rumore, traffico non trascurabile per il trasporto del trinciato di mais e sfruttamento di terreni agricoli per fini poco utili.

L’agricoltura deve produrre cibo e non gas per energia elettrica, ciò, economicamente è perdente, solo gli incentivi possono, almeno per il momento, rendere remunerativa un’iniziativa di tal genere.

Vi sono poi altre criticità che vanno considerate: il titolare dell’azienda agricola che produrrà biogas è proprietario di soli tre ettari, per far funzionare l’impianto ne occorrono 160 e nel 2013 scadranno i contratti di una buona parte dei terreni! Il mercato del mais è in fibrillazione con notevoli aumenti tali da ridurre i margini di guadagno, cosa si escogiterà allora per mantenere la remuneratività? Si utilizzerà il letame? Quale? L’azienda non ha allevamenti. Scarti dell’industria alimentare? Chi controllerà l’innocuità di tali alternative?

Tutte legittime domande che purtroppo le attuali maggioranze non si sono poste, non lo hanno denunciato alla Conferenza dei Servizi e quindi ci troviamo un impianto che non serve al territorio (pochi giorni fa anche Formigoni ha affermato che la Lombardia è autosufficiente dal punto di vista energetico) ma inquina e degrada i pochi terreni agricoli che servirebbero per scopi più nobili.Le maggioranze leghiste, poco attente a presidiare il territorio su cose importanti, possono ancora intervenire, soprattutto perché, nelle relazioni tecniche, vi sono molti errori formali, che permetteranno di fermare i lavori, si devono svegliare perché ancora una volta si sono dimostrate impreparate e incompetenti.

INSIEME NEL 2000 – BOFFALORA 

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