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MOZIONE PEZZANO: I CHIARIMENTI DI PAOLO CAMPIGLIO

28 Marzo 2011


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Gentile direttore, anche su altri blog e pagine facebook dove viene commentata l'attività politica, culturale e sociale della città sono state poste le domande che il signor Giannini le ha rivolto. Colgo l'occasione di questo spazio per rispondere a tutti in maniera veloce ed esaustiva allo stesso tempo.
La Conferenza dei Capigruppo a cui compete programmare i lavori del Consiglio comunale ha accolto all'unanimità la proposta di applicare l'articolo 45 del Regolamento per l'organizzazione e il funzionamento del Consiglio comunale, e non poteva fare diversamente, altrimenti le assicuro che l'avrebbe fatto.
  

Tenga conto che la Conferenza è attualmente composta da 4 capigruppo di maggioranza e da 4 di opposizione. Io la presiedo ma non voto. Ad ogni modo la convocazione del Consiglio comunale, così come le proposte ai capigruppo, le firmo io e quindi ogni responsabilità sulla scelta di riunirci in seduta pubblica o segreta è mia. Ma la seduta segreta su un punto in particolare è un'eccezione, non certo la regola, infatti l'ultima volta risale a 7 anni fa e quindi non possiamo dire che il Consiglio comunale abusi nell'utilizzare questa sua prerogativa. Il regolamento recita così: “la seduta del consiglio è segreta quando si debbano trattare questioni concernenti persone, che comportino giudizi o demeriti, capacità, comportamento pubblico e privato, moralità o che comunque comportino valutazioni sulla qualità delle persone stesse.”

La votazione segreta è prevista da un altro articolo che riprende le stesse motivazioni e quindi non le ripeto. Proprio perché alcuni consiglieri avevano chiesto garanzie sull'effettiva segretezza della votazione, ho disposto che i consiglieri votassero distanti dal loro banco e lontano dagli sguardi dei colleghi, quindi non c'è possibilità di sapere come ha votato ogni singolo consigliere. Altrimenti che voto segreto sarebbe?

Ma come ha intuito anche lei direttore, non è necessario essere dei Maghi Merlino per vedere che prima dell'inizio della votazione erano presenti in aula 16 consiglieri di maggioranza e 12 di opposizione; e che poi il risultato sia stato di 16 voti contrari da una parte, 2 usciti dall'aula al momento della votazione, 3 schede bianche e 7 voti favorevoli dall'altra. Probabilmente, ma questa è una mia personale considerazione, l'origine di questa curiosa polemica sul risultato di una votazione del Consiglio comunale – la prima che dura da così tanti giorni – non deriva dal metodo segreto con cui è stata effettuata, ma proprio dal risultato finale che deve aver meravigliato più di qualcuno.

Di norma infatti in qualsiasi assemblea nazionale o locale, indipendentemente dal colore politico di chi governa, le votazioni segrete sono richieste o comunque gradite dall'opposizione, nella speranza che qualche membro della maggioranza, magari per un malumore interno, possa fare il franco tiratore e affossare per ripicca una proposta della giunta e votare in modo diverso da come concordato con i propri colleghi.

In questo caso, invece, mi sembra che sia stato rilevato e sottolineato sia dal signor Giannini che da tutti gli osservatori, l'esatto opposto, e cioè che la maggioranza ha dimostrato la sua compattezza passando indenne al responso del voto segreto, mentre ogni gruppo consiliare di minoranza ha potuto esercitare con varie modalità il proprio diritto di critica scegliendo in piena autonomia gli strumenti migliori che ha a disposizione per svolgere il ruolo di opposizione, ad esempio non fornendo indicazioni di partito ma lasciando alla libertà di coscienza dei singoli come comportarsi nel segreto del voto.

Nel ringraziarla per l'attenzione e lo spazio, le invio i miei saluti più cordiali.
 
Paolo Campiglio
Presidente del Consiglio comunale 

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