Ricerca Liuc: automazione nei magazzini, il manifatturiero guida il cambiamento
Tecnologie automatizzate avanti tutta e non solo tra le grandi imprese. Resta il nodo costi di investimento e lunghi tempi di payback
![Generico 10 Feb 2025](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2025/02/generico-10-feb-2025-1816266.610x431.jpg)
Cresce l’adozione di tecnologie automatizzate, non solo nelle grandi imprese: il 38% delle oltre 750 aziende che hanno partecipato all’indagine rivolta ai responsabili logistici utilizza già sistemi avanzati per stoccaggio delle merci a magazzino e per l’evasione degli ordini, con un incremento del 18% rispetto all’anno precedente.
I robot con manipolatori in grado di prelevare anche pezzi sfusi e robot mobili per la movimentazione intelligente lungo i corridoi del magazzino (Autonomous Mobile Robots) emergono come le soluzioni più attraenti, che si prevede andranno ad affiancare i lavoratori in magazzino, manlevandoli dalle attività più onerose e riducendo l’affaticamento e i percorsi durante la giornata.
Il settore manifatturiero che ha automatizzato di più è quello della produzione di macchinari e apparecchiature. Al contrario gli operatori della logistica in conto terzi (logistics providers) hanno difficoltà a trovare soluzioni automatizzate adatte all’elevata variabilità delle dimensioni degli oggetti e dei flussi da movimentare da parte dei diversi clienti committenti che gestiscono nello stesso magazzino.
E’ quanto emerge dalla ricerca dell’Università LIUC, realizzata in collaborazione con Tecniche Nuove Media, condotta dai ricercatori LIUC Daniela Bianco e Alberto Corti, coordinati dal professore Fabrizio Dallari, direttore del Centro sulla Logistica e la Supply Chain della LIUC, per l’Osservatorio sull’Automazione dei Magazzini (OSAM).
La ricerca è stata presentata mercoledì 12 febbraio 2025, nel corso di un convegno di rilevanza nazionale al quale hanno preso parte esperti e responsabili logistici di primarie aziende quali Conad Nord Ovest, Gruppo Benetton, OVS e Sacchi.
L’Osservatorio sull’Automazione dei Magazzini, realizzato in collaborazione con la rivista Logistica del gruppo Tecniche Nuove, ha esaminato l’impatto e le prospettive dell’automazione nei magazzini attraverso un’indagine accurata su aziende di diversi settori.
Tra i principali driver dell’adozione di tecnologie automatizzate risulta, da una parte, la necessità di aumentare la produttività delle operations di magazzino, riducendo il tempo impiegato per evadere gli ordini dei clienti; dall’altra, l’ottimizzazione dello spazio disponibile per evitare interventi infrastrutturali invasivi o, in casi estremi, la necessità di trasferire il magazzino in un altro edificio.
Dalla ricerca emerge come le imprese che hanno investito in automazione hanno ottenuto benefici tangibili in termini di efficienza, resilienza e sostenibilità, dichiarando un elevato grado di soddisfazione nel 75% dei casi.
Tuttavia, le sfide rimangono: il 47% delle aziende rispondenti all’indagine segnala ostacoli legati agli elevati costi iniziali di investimento e ai lunghi tempi di rientro, nonostante gli incentivi fiscali e la diminuzione del costo del denaro. Con la crescita del costo del lavoro per gli addetti di magazzino e l’aumento della complessità delle operazioni, la maggior parte degli esperti intervistati nella ricerca ritiene che l’automazione rappresenti una scelta strategica imprescindibile per affrontare le sfide future.
“Abbiamo sempre approcciato gradualmente l’automazione per poter cogliere gli obiettivi prefissati e fare le giuste scelte tecnologiche – ha dichiarato Salvatore Greco, responsabile progetti logistici di Conad Nord Ovest – L’automazione di magazzino è cruciale per la razionalizzazione del nostro network, in cui movimentiamo ogni anno oltre 200 milioni di colli verso i nostri associati che richiedono un livello di servizio sempre più esigente”.
Così Valentino Soldan, supply chain & logistic director di Gruppo Benetton: “L’automazione in logistica sarà sempre più necessaria, ma va declinata in base alle caratteristiche peculiari di ogni azienda”.
Andrea De Martin, logistic director OVS, ha annotato: “L’esperienza di OVS conferma come l’automazione sia in grado di supportare l’evoluzione della Supply Chain, rendendola più efficace ed efficiente”.
Secondo Luca Maggioni, supply chain director Sacchi: “Tra le “lesson learned” dal progetto di automazione condotto in Sacchi, emerge il ruolo centrale del coinvolgimento delle persone in ogni fase dell’implementazione e della loro formazione”.
A Fabrizio Dallari, professore Ordinario di Logistica e Supply Chain Management all’Università LIUC e direttore del Centro sulla Logistica e la Supply Chain della LIUC, la chiosa: “L’innovazione non si ferma: da una parte ci sono i fornitori di automazione che stanno registrando un boom di richieste mai visto negli ultimi anni. Dall’altra ci sono le Università e i centri di ricerca, come la LIUC, che stanno formando figure professionali con competenze di meccatronica, data analytics e automazione per la logistica”.
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