Niente centro estivo comunale per primarie e secondarie: Rescaldina punta su oratori, società sportive e cooperative
Il Comune stanzierà un budget da 30mila euro circa per il sostegno a queste realtà: la metà dei fondi sarà messa a bando, mentre le altre risorse serviranno all'assistenza educativa per persone con disabilità
![Generica 2020](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2021/04/generica-2020-1218151.610x431.jpg)
Niente centri estivi comunali per le scuole primarie e secondarie a Rescaldina. È di fatto una “rivoluzione” – prevedibilmente destinata a far discutere – quella messa in cantiere in Piazza della Chiesa, che per la prossima estate ha scelto di confermare la formula degli anni scorsi solo per i bambini delle scuole dell’infanzia optando invece per un sostegno a realtà esterne – dagli oratori alle società sportive, passando per le cooperative sociali già attive in paese – per i più grandi.
«Le esperienze degli ultimi anni hanno fatto emergere che sul mercato sono sempre meno le cooperative che si presentano ai bandi per l’affidamento del servizio di centro estivo e che hanno la capacità di mantenere alta la qualità dello stesso, a causa anche della mancanza di educatori per i quali spesso si tratta di instaurare rapporti di lavoro temporanei con contratti della durata di poche settimane – spiegano il vicesindaco e assessore al Bilancio Gianluca Crugnola e l’assessore alla Pubblica Istruzione e Partecipazione Loredana Pigozzi -. Ciò ha prodotto negli ultimi anni un aggravio di costi di assoluta rilevanza – nel 2024 l’organizzazione dei centri per circa 80 utenti ha visto una spesa per l’ente per il solo affidamento incarichi di 67.715 euro – e una difficoltà nel mantenimento degli standard educativi».
L’amministrazione guidata dal sindaco Gilles Ielo ha quindi deciso per bambini e ragazzi di primarie e secondarie di «valorizzare realtà già presenti sul territorio, come ad esempio gli oratori, che investono nell’educativa per tutto l’anno, le cooperative sociali con presenza continuativa sul territorio, le associazioni sportive che organizzano campus grazie al volontariato dei propri allenatori e dirigenti». Si parla di un budget complessivo di circa 30mila euro: la metà dei fondi sarà messa a bando, con gli uffici comunali chiamati ad assegnare poi i punteggi, mentre le altre risorse serviranno all’assistenza educativa per persone con disabilità.
Sostanzialmente confermate, invece, le modalità con cui era stato organizzato negli anni scorsi il centro estivo per i bambini delle scuole dell’infanzia, per cui ad oggi le (poche) alternative presenti sul territorio non potrebbero assorbire la totalità delle richieste: il servizio verrà affidato ad un gestore che incasserà le terre oltre alle integrazioni a carico del bilancio comunale. «Siamo certi che le famiglie possano comprendere la nostra scelta coraggiosa ma ponderata – sottolineano Crugnola e Pigozzi -, mirata a focalizzare l’attenzione sulla possibilità di avere servizi di qualità con la miglior razionalizzazione possibile delle risorse disponibili».
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