Nel 2010 a Varese ebbe inizio il 112NUE: dopo 15 anni il numero unico manca ancora in 5 regioni italiane
Fabrizio Canevari racconta a che punto è il sistema centralizzato che raccoglie tutte le domande di soccorso e le smista alle centrali di secondo livello. Varese fece da apripista per volontà dell'allora Ministro dell'Interno Maroni
L’Italia rischiava una procedura di infrazione, perché non aveva ancora adottato il numero unico dell’emergenza valido anche negli altri stati dell’Unione.
Partì da Varese, per volontà dell’allora Ministro dell’interno Roberto Maroni, che affidò al personale tecnico varesino l’allestimento della centrale unica che, da quel giorno, smistò tutte le chiamate destinate alle ambulanze, alle forze dell’ordine e ai vigili del fuoco. L’operatore, dopo aver geolocalizzato la chiamata, raccoglieva la richiesta di intervento e la smistava così alla centrale di secondo livello quella degli operatori chiamati a intervenire.
L’innovazione venne affidata al dottor Guido Garzena, alla guida del 118. Nella sala operativa, posta nella palazzina ai piedi del monoblocco di via Guiccardini, ebbe inizio la rivoluzione del soccorso in Italia.
![centrale 112](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2025/02/centrale-112-1814997.610x431.jpg)
Oggi, a distanza di quasi 15 anni, l’Italia non ha ancora il servizio in tutte le regioni: «Gli operatori lombardi sono stati chiamati ad avviare le centrali uniche – spiega il responsabile tecnico organizzativo 112 NUE Lombardia Fabrizio Canevari – mancano poche regioni. Entro giugno completeremo l’attivazione in Emilia Romagna, poi sarà la volta di Molise, Campania, Basilicata e Veneto. Così avremo completato lo scacchiere e potremo dire di avere un 112nue in Italia».
Dagli esordi difficili e contestati, soprattutto per la necessità di ripetere due volte la richiesta cosa che veniva vissuta come spreco di tempo, oggi il sistema della centrale unica di primo livello è accettata : « L’esperienza del Covid ha evidenziato l’importanza di questa centrale che ha permesso di raccogliere e selezionare le innumerevoli chiamate di soccorso che sono arrivate. Senza il 112, il servizio di intervento sanitario di emergenza non avrebbe retto».
Il valore della centrale 112NUE, ieri come oggi, è quello di intercettare e interrompere le telefonate dette improprie: quelle silenziose, gli scherzi, gli errori.
![centrale 112](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2025/02/centrale-112-1814994.610x431.jpg)
Nella centrale operativa di Varese lavorano per turno 11 operatori alla mattina, 12 al pomeriggio e 6 di notte. Coprono un territorio equivalente alle province di Varese, Como, Lecco, Monza Brianza e Bergamo, un bacino di oltre 3,7 milioni di residenti. Rispondono anche alle chiamate provenienti dalla Calabria, che smistano agli operatori di soccorso locali, e a tutte quelle dell’intero territorio nazionale effettuate attraverso il tasto SOS della macchina ( le e.call).
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