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Un defibrillatore alla sede della U.S. Legnanese in ricordo di tre grandi amici della “Sportiva”

Inaugurata la 45° postazione DAE pubblica alla sede della U.S. Legnanese di Via Qadrio, 22. Il defibrillatore è stato intitolato a Elio Barlocco, Gianfraco Colombo e Roberto Brugnoni

Un nuovo defibrillatore ha trovato casa a Legnano grazie ad Unione Sportiva Legnanese che, insieme a 60 Mila vite da salvare, nel pomeriggio di sabato 8 febbraio ha inaugurato la nuova postazione proprio all’esterno della sede in Via Quadrio, 22. Il DAE è intitolato alla memoria di tre grandi amici dell’U.S. Legnanese: Elio Barlocco, storico dirigente del ciclismo lombardo, Gianfranco Colombo, ciclista storico della U. S. Legnanese e tecnico, e Roberto Brugnoni, appassionato di ciclismo, fotografia e storico amico dell’associazione sportiva insieme alla moglie Giuseppina Cittera, da poco mancato.

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Nuovo defibrillatore a Legnano - Via Quadrio, 22 4 di 21

L’acquisto del DAE è stato possibile grazie ai soci e gli amici della U.S. Legnanese. Presente la moglie di Roberto Brugnoni, Giuseppina Citterio, che ha ringraziato i presenti per il ricordo di Roberto. «Domani sarà un anno dalla sua mancanza, – ha detto Giuseppina Citterio – anche lui ha avuto un arresto cardiaco. Mi ha fatto piacere quando Luca Roveda mi ha detto del desiderio di far installare il DAE anche qui presso la U.S. Legnanese, proprio perché è un modo in più per avere la possibilità di salvare una vita».

L’Unione Sportiva Legnanese con la Coppa Bernocchi porta nel mondo il nome della città di Legnano ed è molto vicina al territorio e alla popolazione con iniziative e attività legate allo sport e alla promozione di uno stile di vita sano. «L’inaugurazione di questo defibrillatore – ha detto Luca Roveda, presidente dell’U.S. Legnanese – è il segno tangibile del nostro impegno per la città di Legnano e per il nostro territorio. Abbiamo voluto dedicarlo a due amici che insieme a noi hanno avuto la passione per il ciclismo e hanno condiviso i valori dell’U. S. Legnanese. Con la memoria di Elio Barlocco, Gianfranco Colombo e Roberto Brugnoni vogliamo dare un segno legato all’importanza della sicurezza non soltanto per noi ma per tutta la comunità perché abbiamo a cuore il nostro territorio».

Un esempio della rete di solidarietà

«A dicembre, in via 29 maggio, – ha ricordato Luca Cantarella di 60 mila vite da salvare – un uomo di 50 anni uscendo da casa ha avuto un improvviso arresto cardiaco, la sua fortuna è stata l’avere dei testimoni dell’evento che hanno immediatamente allertato i soccorsi chiamando il 112. L’operatore che ha risposto ha segnalato ai soccorritori la presenza del vicino defibrillatore al tennis club di Via Cairoli, uno dei primi 10 defibrillatori pubblici acquistati dal Comune e istallati da noi a Legnano grazie all’allora sindaco Centinaio. È stato bello vedere che la rete della solidarietà ha funzionato, grazie a questo intervento l’uomo è sopravvissuto ed è tornato alla sua vita di tutti i giorni»

Ogni volta che un defibrillatore viene usato, uno nuovo viene donato. «Il salvataggio di dicembre – ha detto Cantarella – rientra in un progetto etico creato dalla società che produce defibrillatori che prevede che all’uso positivo di uno di questi, ne venga donato uno nuovo al salvato con l’intento di implementare la rete di DAE della città».

Quella inaugurata in Via Quadrio è la 45° postazione pubblica disponibile h24 sul territorio di Legnano. «L’U.S. Legnanese e 60 Mila vite da salvare, così come altre associazioni, – ha affermato il sindaco di Legnano Lorenzo Radice – stanno creando una rete di aiuto e supporto in città che funziona. Anche l’ultimo avvenimento che c’è stato è un esempio molto bello di come mettersi in rete e aiutarsi l’un l’altro porta addirittura a salvare una vita. Questo è un momento di festa e di gratitudine, come Amministrazione è un piacere lavorare con attività come U.S. Legnanese che portano lustro alla città ma soprattutto riescono a tenerci uniti».

Presente all’inaugurazione l’assessore allo Sport Guido Bragato che ha espresso l’importanza di creare una rete capillare di defibrillatori non soltanto a livello locale. «Il lavoro di questi anni – ha detto l’assessore Bragato – ha permesso di coprire la città in modo molto più capillare e questo è importante ma servirebbe un lavoro più ampio a livello nazionale».

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Pubblicato il 08 Febbraio 2025
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