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Mattia Bellucci, la favola continua: travolto anche Tsitsipas

A Rotterdam il tennista varesotto gioca all'arrembaggio e conquista la semifinale superando 6-4 6-2 il greco, numero 12 del mondo. Sabato la sfida all'australiano De Minaur

mattia bellucci open

Semifinale. La settimana magica di Mattia Bellucci non si esaurisce con l’impresa ai danni di un mammasantissima come Daniil Medvedev ma, addirittura, raddoppia. Il 23enne di Castellanza colpisce ancora e a Rotterdam si sbarazza anche di un altro big del tennis mondiale, il greco Stefanos Tsitsipas, domato – anzi dominato – in soli due set.

Un capolavoro, quello di Bellucci, che sabato (8 febbraio) per la prima volta disputerà una semifinale di un torneo di livello ATP: di fronte avrà l’australiano Alex De Minaur, numero 8 al mondo ed ennesimo scoglio insuperabile, almeno sulla carta. A Rotterdam però non si gioca sulla carta, bensì sul cemento, dove è tutta un’altra storia: Mattia lo ha spiegato anche nel quarto di finale con Tsitsipas, travolto – e il verbo non è sprecato – in appena due set, con il punteggio di 6-4 6-2. (foto: FB/Abn Amro Open)

Bellucci è sceso in campo con la ormai consueta bandana blu stretta intorno alla testa, un vezzo che lo trasforma in pirata sia per l’aspetto fisico sia per il modo di giocare. Il mancino va all’arrembaggio, sempre e comunque: ci va con il servizio – mai potentissimo ma spesso insidioso, tagliato, poco addomesticabile – e ci va anche quando Tsitsipas sembra tenerlo a bada. Mattia cerca le linee, gli angoli e pazienza se non li trova: costringe il greco a non essere mai tranquillo e lo fa cadere nell’errore. Poi si presenta a rete, appena possibile, anche se non con la cadenza di serve-and-volley usata contro Medvedev.

Parte subito forte, Mattia, costringe Tsitsipas ad annullare una palla break nel primo gioco, poi il nostro è costretto a difendersi e lo fa alla perfezione, salvando il servizio in un paio di occasioni. Sul 4-4 poi, ecco la zampata: break azzurro, quasi improvviso ma molto ben costruito. Al cambio di campo, per come era andato il match, nessuno ha paura che a Bellux venga il “braccino” e infatti non accade: Tsitsipas ha anche una palla del controbreak che viene puntualmente annullata con una giocata da re. E poi ecco i punti che valgono il 6-4, e quel sorriso che si accende verso il proprio angolo. Ricambiato da coach Fabio Chiappini, sempre concentratissimo, ma stavolta raggiante.

Si riparte e quel che si era intuito – ovvero che anche oggi non sarebbero bastate classifica ed esperienza per vincere la partita – trova presto conferma. Il break targato Castellanza arriva quasi subito, al game numero 3: Mattia sale sullo 0-40, il greco replica da campione e pareggia ma al quarto tentativo deve cedere il servizio. L’obbligo, a quel punto, è consolidare il vantaggio e il colpo riesce contro un avversario che pare pagare le fatiche della maratona precedente contro Griekspoor.

Ciò non toglie nulla alla qualità dell’azzurro che continua a inanellare colpi spettacolari e giocate intelligenti, eliminando le forzature e togliendo a Tsitsipas la possibilità di giocare palle facili. E così si accendono le luci del tilt in casa ateniese: Bellucci strappa ancora il servizio, si concede un game quasi tranquillo e infine – da bravo pirata – si lancia a tutta nell’ultimo arrembaggio. Riuscito alla perfezione: è semifinale, è sfida a De Minaur, è ingresso tra i primi 70 al mondo. È una favola che continua.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it
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Pubblicato il 07 Febbraio 2025
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