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All’Ospedale di Legnano più di mille nuovi casi di tumore all’anno. Diagnosi in aumento anche tra i giovani

Dalla "Breast Unit" alla "Pancreas Unit", passando per l'implementazione degli studi clinici, l'Ospedale di Legnano è in prima linea contro il cancro «un'offerta terapeutica di tutto rispetto»

ospedale legnano

Più di un migliaio di nuovi casi di tumore all’anno all’Ospedale di Legnano, numero che negli ultimi anni ha fatto registrare un lieve aumento e, soprattutto, è stato caratterizzato anche da una crescita delle diagnosi tra pazienti in età giovanile o comunque più bassa di quella in cui è tipicamente prevalente la malattia, ovvero gli over 65. È questo il quadro tracciato dal direttore della S.C. Oncologia dell’Ospedale di Legnano Andrea Luciani in occasione del World Cancer Day, la Giornata mondiale contro il cancro promossa dalla Union for International Cancer Control e sostenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che si celebra ogni anno il 4 febbraio.

«Ogni anno vediamo più di 1000 nuovi casi, il quadro è molto variegato: ci sono casi di tumori avanzati ma anche casi di tumori guariti o comunque operati che di fatto vengono considerati guariti – spiega il dott. Luciani -. In questi anni il numero sta leggermente aumentando, prima di tutto perché c’è molta più consapevolezza nella popolazione per l’adesione ai programmi di screening, poi perché epidemiologicamente è, per così dire, una malattia che sta piano piano aumentando».

«Come tutte le U.O.C. di Oncologia stiamo assistendo ad un aumento di casi di tumori anche in età giovanile – aggiunge il direttore della S.C. Oncologia dell’Ospedale di Legnano -: l’incidenza maggiore ha sempre un picco dopo i 65 anni, però rispetto a 15/20 anni fa stiamo riscontrando una quota di pazienti sempre maggiore con neoplasie in età giovanile, anche trentenni. Si tratta di neoplasie che in alcuni casi hanno proprio dei comportamenti biologici differenti rispetto a quelle dei pazienti più anziani, ma che poi pongono problemi importanti. In alcuni casi c’è sicuramente un legame molto stretto con lo stile di vita, altri invece sono casi sporadici che ancora non ci spieghiamo».

In via Papa Giovanni Paolo II, però, gli strumenti per fronteggiare una patologia che solo nel 2024 ha fatto registrare circa 390mila nuovi casi su scala nazionale, ci sono. «Abbiamo una “Breast Unit” molto strutturata e una “Pancreas Unit” (in Lombardia sono solamente 11, ndr) che hanno ricevuto un riconoscimento ufficiale da Regione Lombardia, ma abbiamo una casistica molto importante con gruppi multidisciplinari che si riuniscono settimanalmente per discutere i casi clinici anche per altre tipologie di patologia, come i tumori gastroenterici, i tumori del polmone e i melanomi. Anche per l’Oncologia il nostro ospedale ha un’offerta terapeutica di tutto rispetto: lavoriamo per specializzare molto i medici su patologie specifiche e abbiamo implementato il numero degli studi clinici per consentire ai nostri pazienti di avere un’offerta terapeutica ampia, che permetta di evitare uno spostamento territoriale costante per gli studi sperimentali».

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 06 Febbraio 2025
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