Tre aziende di Busto Arsizio e due di Gazzada si aggiudicano il bando di Regione per la sostenibilità delle aziende plastiche e tessili
Obiettivo del bando accompagnare le imprese nel percorso verso la sostenibilità, dimostrando che l’economia circolare può rappresentare un vantaggio competitivo per il tessuto produttivo locale
Sono cinque i progetti di economia circolare che riguardano il territorio di Varese che saranno finanziati con 600.000 euro dal bando Ricircolo di Regione Lombardia, rivolto a piccole e medie imprese delle filiere plastiche e tessile. A firmarli tre aziende di Busto Arsizio e due di Gazzada Schianno che hanno presentato idee per migliorare la sostenibilità ambientale delle proprie produzioni.
La Gibiplast di Gazzada Schianno ha presentato il progetto “Una mìmesis della natura”, mentre la Nuova Tecnoplast, sempre di Gazzada un progetto di “green deal” aziendale.
A Busto Arsizio gli altri tre progetti vincitori. La Vito Rimoldi ha presentato un progetto di ricircolo e innovazione nel settore guarnizioni, mentre tratta di recupero di scarti tessili misti nell’edilizia la proposta della cooperativa sociale Arnia. Infine il Centrocot ha presentato un progetto per il riciclo degli scarti tessili da prove di laboratorio.
In tutto sono 53 le ditte lombarde che si sono aggiudicate le risolrse stanziate da Regione Lombardia, per un importo complessivo di 7 milioni di euro.
«Uno stanziamento importante per aiutare le piccole e medie imprese a concretizzare azioni di economia circolare – spiega l’assessore regionale all’Ambiente e clima Giorgio Maione – La Regione e le aziende lombarde stanno andando di pari passo per far diventare realtà il concetto di transizione ecologica. Rendere più moderni e innovativi i processi produttivi significa aumentare la capacità delle imprese riducendo le risorse utilizzate. La sostenibilità ambientale è legata alla sostenibilità economica delle aziende».
I fondi, derivanti dai finanziamenti europei FESR, copriranno fino al 50% delle spese ammissibili, con un contributo massimo di 300.000 euro per singola impresa. Saranno sostenuti progetti che valorizzano i residui di produzione, favoriscono il riutilizzo degli imballaggi e promuovono interventi sulle linee produttive per ridurre l’impiego di materie prime. Il bando ha suscitato un forte interesse tra le aziende lombarde, tanto che le richieste di finanziamento hanno superato abbondantemente i fondi inizialmente previsti. Per questo motivo, la Regione ha deciso di incrementare le risorse disponibili.
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