L’artista di Villa Cortese Albert Edwin Flury “firma” un nuovo dipinto di Sant’Antonio Maria Zaccaria
Il dipinto è stato realizzato per il nuovo altare dedicato al santo inaugurato nei giorni scorsi a Milano, nella cappella dell'Istituto Zaccaria
Porta la firma dell’artista di Villa Cortese Albert Edwin Flury il nuovo ritratto di Sant’Antonio Maria Zaccaria, realizzato per il nuovo altare dedicato al santo inaugurato nei giorni scorsi a Milano, nella cappella dell’Istituto Zaccaria. Prima d’oggi nella cappella della scuola non era presente alcun dipinto raffigurante il santo, vissuto nella prima metà del ‘500 e patrono dei Frati Barnabiti.
«Quando mi è stata commissionata quest’opera ho subito provato gioia – spiega l’artista -. I dipinti religiosi mi danno sempre grande emozione poiché so che essi divengono mezzo di preghiera e di fede e permettono al pittore di poter esprimere la propria. Realizzare un nuovo dipinto di Sant’Antonio Maria Zaccaria è stato un incarico del quale ho sentito grande responsabilità, sia per l’importanza che l’Ordine dei Padri Barnabiti ripone in questa figura, sia per la novità che tale nuova immagine doveva necessariamente avere rispetto a tutta l’iconografia precedente».
«Così, confrontandomi con il segretario dell’istituto, Emanuele Colombo, ho deciso di rappresentare il santo in piedi, al centro della composizione, il volto giovane e sereno, una mano benedicente ed un giglio nell’altra. Ai suoi piedi, due angeli; uno recante la croce, l’altro con l’ostensorio. Sul bordo inferiore della casula, quasi nascoste, le iniziali dei mecenati: F. F. F. e B. D. La B sta per Famiglia Beretta e la D sta per Donarono. Una curiosità: tra le tante opere che Sant’Antonio Maria Zaccaria fece in vita ve n’è una che non tutti conoscono: i rintocchi delle campane che sentiamo ogni venerdì alle 3 del pomeriggio e che ci rammentano della morte di Gesù li dobbiamo a lui. Fu infatti questo Santo ad istituirne la tradizione, ripresa poi da tutte le chiese».
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