Quantcast

Violenza e maltrattamenti registrati all’ASST Rhodense, numeri in riduzione ma aumentano i nuovi casi

L'ASST Rhodense ha presentato la relazione annuale sul fenomeno della violenza e del maltrattamento, analizzando i dati degli accessi nei Pronto soccorso di Garbagnate Milanese e Rho per l’anno 2024

asst rho

In calo i casi di violenza e maltrattamento registrati negli ospedali dell’ASST Rhodense, ma continua a crescere il bisogno di supporto: il 77% delle vittime di violenza avrebbe bisogno di una presa in carico ma solo il 27% accetta l’invio immediato al Centro Antiviolenza.
L’ASST Rhodense ha presentato la relazione annuale sul fenomeno della violenza e del maltrattamento, analizzando i dati degli accessi nei Pronto soccorso di Garbagnate Milanese e Rho per l’anno 2024. Sebbene il numero complessivo di accessi in ospedale sia diminuito del 34% rispetto all’anno precedente, si segnala un aumento dei nuovi casi, con l’85,5% delle vittime che si rivolgono per la prima volta ai servizi di emergenza. Questo trend evidenzia la crescente consapevolezza delle vittime nel cercare aiuto e la necessità di accedere a percorsi di protezione adeguati.

Le vittime: un profilo in crescita

Nel 2024, sono state registrate 83 vittime adulte che hanno avuto almeno un accesso in Pronto Soccorso (53 a Rho e 30 a Garbagnate) con diagnosi riconducibile a violenza o maltrattamento, con una significativa prevalenza del sesso femminile, che rappresenta l’88% dei casi. Sebbene la cifra complessiva di accessi sia diminuita del 34% rispetto all’anno precedente, un dato positivo emerge dal fatto che l’85,5% dei casi sono nuovi accessi. Questo indica una maggiore apertura delle vittime nel cercare aiuto.

Analisi per fascia di età e nazionalità

L’età media delle vittime è di 40 anni, con il 70% delle vittime comprese nella fascia di età 25-54 anni, seguita dalla fascia 16-24 anni con il 15,7%. È interessante notare l’aumento della fascia di età 55-64 anni, che ha registrato un incremento rispetto all’anno precedente. Questo dato suggerisce la necessità di un’attenzione crescente verso la violenza nelle fasce più mature della popolazione. Anche la composizione per nazionalità conferma una predominanza di vittime italiane (66,3%).

La violenza e il ruolo degli aggressori

In merito agli autori della violenza, si conferma che la maggior parte degli aggressori è un partner intimo della vittima, con il 31,3% dei casi attribuiti al compagno, il 30,1% al coniuge, e il 19,3% all’ex partner. Un dato rilevante è che la percentuale di vittime che non dichiarano l’aggressore è scesa al 6%, segno che c’è una crescente consapevolezza tra le vittime nell’affrontare gli autori della violenza.

Inoltre, è stato osservato un aumento dei casi di maltrattamento all’interno della famiglia: il 4,8% (1.6% nel 2023) di abusi sono perpetrati dai genitori e il 7,2% (5,6% nel 2023) da parte dei figli. Questi numeri potrebbero riflettere problematiche legate a fragilità familiari o intergenerazionali, suggerendo la necessità di un approccio più mirato a livello socio-assistenziale.

Servizi di supporto e coinvolgimento del Centro Antiviolenza

Il supporto consultoriale aziendale, garantito anche attraverso il coinvolgimento della rete di Centri Antiviolenza (CAV), ha visto una crescita nelle prestazioni rese alle vittime, con un totale di 170 prestazioni per 47 casi seguiti. Le attività hanno incluso cure psicologiche, sostegno sociale e integrazione con le reti territoriali, con l’obiettivo di garantire un’assistenza globale e multidisciplinare.
Interessante registrare 16 ricoveri presso le Unità operative di Ginecologia dei presidi ospedalieri, ricoveri che hanno la finalità della messa in protezione immediata della vittima, talvolta ricoverata anche con figli minori, vittime a loro volta di violenza assistita.

Percorso di accesso e accoglienza delle vittime di maltrattamento e violenza domestica

Da anni, ASST Rhodense garantisce un percorso dedicato alla presa in carico delle vittime di maltrattamento e violenza domestica, attraverso un Protocollo aziendale che segue le normative nazionali e regionali, assicurando un approccio tempestivo e adeguato.
Al momento dell’accesso al PS, la vittima di violenza, a prescindere dal tipo di abuso subito (fisico, psicologico, economico), riceve il codice di triage “arancione”, che garantisce una priorità quasi immediata nella presa in carico sanitaria. La vittima viene subito indirizzata in una sala visita protetta, per evitare che il maltrattante possa intercettarla o che possano emergere ripensamenti.
Successivamente, viene svolta una valutazione sanitaria completa, utile per determinare la necessità di contattare il Centro Antiviolenza (CAV) di riferimento o, se necessario, procedere con un ricovero in una struttura protetta.

Conclusioni e riflessioni

“I dati del 2024 presentano un quadro complesso e, seppur con segnali positivi di diminuzione degli accessi, richiedono un continuo impegno nella lotta contro la violenza e il maltrattamento – ha dichiarato la dottoressa Annalisa Alberti, responsabile Antiviolenza dell’ASST Rhodense – Sebbene vi sia stato un calo del numero complessivo di accessi, la percentuale di nuovi contatti e la crescente consapevolezza tra le vittime sono segnali incoraggianti. Resta alta la necessità di rafforzare la cura e la protezione delle vittime, anche attraverso la messa in campo di ricoveri sociali e il coordinamento con i Centri Antiviolenza, al fine di offrire un sostegno efficace e tempestivo. Il ruolo delle Aziende Socio Sanitarie Territoriali è quindi determinante – ha concluso Alberti – e deve rappresentare sempre di più quel posto sicuro in cui le vittime possano sentirsi accolte”.

Marco Bosio, Direttore Generale ASST Rhodense: “Il continuo monitoraggio dei dati e l’adattamento delle risposte dei servizi pubblici sanitari e sociali sono fondamentali per affrontare in modo adeguato il fenomeno della violenza, che deve essere combattuto con ogni mezzo a disposizione. Il personale dei nostri presidi, al quale va il mio ringraziamento, è formato ad accogliere ed accompagnare con professionalità ed empatia chiunque abbia subito violenza. Siamo qui per voi”.

Redazione
info@legnanonews.com
Noi della redazione di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 22 Gennaio 2025
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore