Ancora un riconoscimento a livello internazionale per Giacomo Re Sarto, 40enne legnanese che divide la professione tra la maniscalcia, la toelettatura per cani e la creazione di video anche attraverso l’utilizzo di droni. In questi giorni, la sua fama è stata accentuata da un nuovo risultato in un contest tra toelattatori.

Giacomo abbiamo visto che sei stato su pubblicazioni importanti, raccontaci cosa è successo?
«Semplicemente ho partecipato con alcuni miei lavori ad alcuni contest online a livello internazionale, partecipano toelettatori da tutto il mondo, dall’ oriente alle Americhe. Sono riuscito entrambi i casi ad entrare nella pubblicazione sulla rivista, la prima volta col terzo risultato per numero di voti e questo mese col miglior risultato!»

Di che rivista si tratta?
«Asian Style Magazine, è la più importante rivista di toelettatura al mondo specifica sullo stile “Asian”. Oggi quello che i clienti chiedono di più è il classico cane da “orsetto”, con linee rotonde per addolcirne l immagine. Nasce tutto dalla cultura orientale, asian. Da lì abbiamo importato questo stile, loro hanno una cultura molto pop, deve essere tutto molto rotondo e armonico. Lo stile europeo si rifà a degli standard di taglio che, bisogna essere onesti nel dirlo, spesso i clienti e le tendenze non perseguono più su certi cani come il Barboncino, il Maltese e altri similari».

Quanto è difficile fare questi tagli?
«Molto, servono tanti sacrifici per studiare ed ogni cane, almeno per me, è un opportunità di migliorare e capire qualcosa in più. Solo costanza ed impegno possono portare a risultati. Oggi di tagli Asian ce ne sono tantissimi. Quello che va più è il classico orsetto, fino a qualche anno fa sembrava impossibile ed invece piano piano è entrato nella routine e gusti… ora ci sono altri tagli che, come anni fa, non sono ancora accettati da molti… ma piano piano diventeranno routine anche questi. Gli italiani sono un popolo di esteti.. gli serve solo tempo. Pensa oggi in Italia è stata inserita anche la categoria “asian” nelle competizioni… impensabile fino a qualche anno fa».

Quindi è tradizione contro modernità?
«Non credo, sono solo gusti alla fine. Una volta sono andato con un barboncino, di proprietà di un allevamento che seguo, all ex Auchan.. lo avevo appena toelettato con un taglio che raramente si vede qui. Beh, non riuscivo a camminare che la gente mi fermava per guardarla e toccarla, volevano portarmela via quasi da quanto piaceva.. sono dell idea che le cose vanno fatte e poi tutto verrà da solo».

Progetti futuri?
«Voglio andare in Vietnam o Malesia per migliorare ancora di più seguendo qualche maestro orientale e mi piacerebbe un giorno ampliare il negozio “Il Pelo Matto” di via 29 Maggio, a Legnano . Ma forse il progetto migliore che posso avere è essere felice in quello che faccio, nulla più».

Quale è la cosa più bella del tuo lavoro?
«Mi innamoro di tantissimi cani non miei e mi rendo conto che sono un dono di Dio, riescono a donarci emozioni immense. Meritano le nostre cure, sempre».