“Quando Oliviero Toscani mi immortalò con il Toscano”
Così Stefano Rampinini, imprenditore della Gr Group di Legnano, ricorda il celebre fotografo scomparso ieri. A Legnano Toscani firmò la campagna pubblicitaria della Velca
«È una grande emozione essere immortalato in un libro fotografico del grande Oliviero Toscani». Stefano Rampinini, imprenditore legnanese della Gr Group di via Picasso, è tra i protagonisti di “Duecento Anni. Sigaro Toscano” , l’ambizioso progetto che celebra la grande comunità amante del sigaro Toscano, lo storico marchio italiano, attraverso l’occhio unico del grande fotografo Oliviero Toscani. Nello scatto (in copertina l’imprenditore con la copia autografata dall’artista), Rampinini ha il Toscano in bocca, con il fumo denso, tutto volute e spirali nell’aria: «Fu proprio questo dettaglio del fumo a piacere a Toscani, tanto da dare ampio spazio alla mia foto nel volume», ci racconta l’imprenditore che ha pubblicato sui social il ritratto in omaggio al fotografo scomparso il 13 gennaio.
Nel libro, edito da Skira, ci sono ben 283 ritratti di donne e uomini, di ogni classe, età e ceto, tutti fumatori di Toscano. Molti sono personaggi famosi, da Paolo Mieli a Stefano Accorsi, altri sono dirigenti, manager imprenditori, altri ancora sono volti delle esperte sigaraie e dei sapienti artigiani del tabacco impiegati nelle Manifatture Sigaro Toscano: «Io sono stato contattato tramite l’azienda di sigari, in quanto grande estimatore del Toscano – racconta l’amministratore della Gr Group -. Le foto sono scattate in studio: Toscani è stato disponibile, simpatico. Ho poi partecipato all’evento di presentazione del libro, una bella serata in cui abbiamo ricevuto in omaggio la copia del ritratto autografata. La conservo nel mio ufficio».
A Legnano Oliviero Toscani ha collaborato anche con una storica azienda di mobili da design: la Velca Legnano. Fu un Toscani poco più che trentenne a firmare le immagini delle prime campagne pubblicitarie del noto marchio, ai tempi in espansione, dandogli un “connotato pop”, come l’artista stesso ha ricordato in una testimonianza raccolta da Mu.De.Co. il museo di design toscano dopo la mostra sulla storia di Velca, oggi chiusa, organizzata dal museo Fratelli Cozzi in città.
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