E mi accontenterò di amare la tua ombra
di Abramo Vane
Era uno di quei pomeriggi grigi che dipingono incertezza, e nell’incertezza si colorano di malumore. Al tavolo da disegno facevo i compiti per il giorno dopo, e sul giradischi in sottofondo ruotava una canzone di Aznavour, il patetico caro Charles Aznavour. Da tempo ormai avevo il cuore in pace, e mi risollevai sentendo la tua voce. E così la vita mi appariva assurda se la sprecavo a disegnare linee rette e curve, e pensai a lei, in modo serio pensai a Isabelle, la ragazza che incontravo alla fermata dell’autobus e che leggeva sempre un libro. Immersa in quelle righe la sua attenzione era tutta lì, non vedeva nessuno attorno a sé, ed era troppo bella per noi ragazzi, tutti la sognavano, ma io sognavo storie, io ne ero capace, sì, io sognavo storie, e allora vinsi il malumore di quel pomeriggio, e ci entrai dentro, in quel libro e in quella vicenda che nemmeno sapevo se era un giallo, un fantasy o un vattelapesca da due soldi… e quando Isabelle voltò pagina, lei e io eravamo insieme, e il patetico e caro Charles, l’Aznavoice, come lo chiamavano quelli dell’Operà di Parigi, mi venne incontro. Isabelle, un’ora accanto a te trascorre in un secondo, un giorno senza te dura un’eternità. E tante figure vivevano in quella nuova pagina e avvolgevano la sua mente, personaggi autentici, affascinanti, descritti nei particolari, tutti insieme intrecciavano storie, costruivano trame, tutti insieme formavano un romanzo, e Isabelle li amava. Cercavo la mia parte, il segreto dell’amore che nemmeno le parole svelano, ed ero però un estraneo, il mio destino non era scritto su quei fogli sgualciti dall’uso. Isabelle, Isabelle, tu corri nella luce e io resto nell’ombra. C’erano i desideri, le paure, i ricordi di tutti quei personaggi, e io ero solo uno che passa e va, e non lascia niente di sé, passa e va, ingenuo e malinconico, incapace di amare. (Ispirato alla canzone Isabelle di Charles Aznavour)
Racconto di Abramo Vane (www.ilcavedio.org). Serie “Non sono canzonette“, dedicata a Maniglio Botti
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