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A Milano una mostra documentaria sulla vita straordinaria di Anna Kuliscioff

La mostra è stata inaugurata a Palazzo Moriggia - Museo del Risorgimento resterà visitabile sino a marzo

Generico 06 Jan 2025

Nel giorno della nascita di Anna Kuliscioff, è stata inaugurata giovedì 9 gennaio, a Palazzo Moriggia – Museo del Risorgimento, la mostra documentaria “Io, Anna Kuliscioff”, nel centenario dalla scomparsa di una delle figure centrali del socialismo italiano, pioniera della parità di genere e della tutela dei diritti dei lavoratori. Promossa dalla Fondazione Anna Kuliscioff e dal Comitato Promotore per le Celebrazioni del Centenario della morte di Anna Kuliscioff (1925-2025), la mostra – aperta fino al 15 marzo – ripercorre la straordinaria vita di una donna che ha segnato profondamente le vicende politiche e sociali del nostro Paese.   La mostra è sotto l’egida della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali e ha il sostegno della Fondazione Banca Popolare di Milano. È inoltre inserita nel palinsesto di iniziative Milano è memoria e Milano si fa storia.
ANNA KULISCIOFF
Laureata in Medicina e specializzata in Ginecologia, salvò innumerevoli vite grazie alla sua tesi sull’origine batterica della febbre puerperale. A Milano, sua città d’adozione, fu la ‘dottora dei poveri’, offrendo cure gratuite negli ambienti più disagiati nonostante i pregiudizi di genere. Nel 1891, con Filippo Turati, fondò la rivista Critica Sociale, diventando un punto di riferimento per il socialismo italiano. Il suo salotto, noto come il ‘salotto della Signora Anna’, fu un crocevia della cultura e della politica progressista. Partecipò alla fondazione del Partito Socialista Italiano (1892), contribuendo alla nascita della prima organizzazione politica moderna della sinistra italiana. Kuliscioff si batté per i diritti delle donne e dei minori sul lavoro, promuovendo leggi fondamentali come la Legge Carcano (1902). Combatté per il suffragio universale, affrontando anche l’opposizione di Turati, ma il suo impegno non venne mai meno, come dimostra la fondazione del giornale La Difesa delle Lavoratrici (1912). Pacifista, denunciò l’imperialismo della guerra in Libia e intuì il carattere autoritario del regime bolscevico dopo la Rivoluzione russa. Fu anche tra i primi a sostenere l’idea di un’Europa unita, ispirandosi ai Quattordici Punti di Wilson. La marcia inarrestabile del fascismo segnò i suoi ultimi anni con amarezza e solitudine. Anna Kuliscioff morì il 29 dicembre 1925, lasciando un’eredità indelebile. Al suo funerale, centinaia di persone sfidarono le aggressioni fasciste per renderle omaggio.

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Pubblicato il 10 Gennaio 2025
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