“Accuse false sulla chiusura della piscina”: a Busto Garolfo l’amministrazione diffida i consiglieri del centrodestra
L'amministrazione ha deciso di diffidare i consiglieri del centrodestra «per una serie di affermazioni e accuse palesemente false e, dunque, diffamatorie, rivolte alla precedente e attuale amministrazione» sulla chiusura della piscina
Continua a colpi di carte bollate lo scontro tra maggioranza e centrodestra sulla chiusura della piscina di Busto Garolfo, ormai peraltro avviata verso la riapertura dopo l’intervento di consolidamento strutturale provvisorio effettuato, che dovrebbe permettere di rialzare la saracinesca in via Busto Arsizio entro febbraio. Dopo la mozione presentata dal gruppo di opposizione e il successivo dibattito in consiglio comunale, infatti, Palazzo Molteni ha deciso di diffidare tramite i propri legali i consiglieri del centrodestra «per una serie di affermazioni e accuse palesemente false e, dunque, diffamatorie, rivolte alla precedente e attuale amministrazione, divulgate anche a mezzo stampa e contenute nella mozione da loro presentata riguardante le cause della chiusura momentanea della piscina comunale».
«Di fatto ci troviamo nella situazione di doverci tutelare, difendendo la nostra reputazione e il nostro operato, di fronte a tali offensive e calunniose accuse – sottolinea l’amministrazione comunale -. Durante la discussione nel consiglio comunale del 17 novembre, specificatamente dedicato a trattare gli argomenti oggetto della mozione, abbiamo fornito ogni corretta e dettagliata informazione sia tecnica, attraverso i pareri acquisiti da professionisti esperti in materia e gli interventi del responsabile dell’ area demanio del comune, sia relativa all’operato della nostra amministrazione, dimostrando la tempestività e la correttezza delle nostre azioni e quindi l’infondatezza delle accuse contenute nella mozione stessa».
«Durante lo stesso consiglio comunale, il sindaco ha espressamente chiesto ai consiglieri del centrodestra se fosse loro intenzione modificare il testo della mozione – proseguono dall’amministrazione -, evidenziando come le accuse in essa contenute fossero false e intollerabili e come queste affermazioni avrebbero obbligato l’amministrazione a tutelarsi per vie legali, tuttavia la richiesta ha ottenuto un netto rifiuto. Abbiamo comunque poi lasciato loro tutto il tempo possibile per porre rimedio a queste gravi e false affermazioni. E ci sarebbe bastato leggere anche solo una dichiarazione che smentisse quelle gravi accuse, ma nulla di tutto ciò é avvenuto».
«Ci siamo dunque determinati a dare mandato ai nostri legali di tutelare la nostra immagine anche al fine di ottenere un ravvedimento sino ad oggi mancato – concludono dalla maggioranza -. É nostro unico desiderio che il dibattito politico possa svolgersi con modalità rispettose e costruttive, per il bene della nostra comunità. Proprio con questa finalità abbiamo ritenuto di intervenire in modo incisivo, per mettere un freno alla deriva che si è più volte palesata nei consigli comunali degli ultimi mesi».
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