A Nerviano la maggioranza perde (ancora) pezzi. Scossa Civica: “La nostra avventura amministrativa termina qui”
Lascia il consiglio comunale di Nerviano anche Francesco Pompa, consigliere di Tutti per Nerviano che ha rassegnato le dimissioni per motivi personali
«Per coerenza questa nostra avventura amministrativa termina qui». Ultimo atto di una rottura annunciata a Nerviano, dove Scossa Civica, dopo le dimissioni del consigliere Marco Bina, ha deciso di lasciare a tutti gli effetti la maggioranza di Daniela Colombo, scrivendo la parola fine in calce a mesi di malumori e spaccature che avevano già portato l’amministrazione a perdere un seggio in consiglio comunale.
Il primo segnale alla maggioranza – quella maggioranza dalle cui fila avevano sostenuto la sindaca Daniela Colombo nella corsa elettorale che l’ha portata a diventare la prima donna a vestire la fascia tricolore a Nerviano – Scossa Civica l’aveva mandato in estate, quando ad un paio di mesi dalla revoca delle deleghe all’assessore Sergio Parini, che rappresentava la civica in giunta, aveva preannunciato un cambio di passo nei rapporti con i piani alti di Piazza Manzoni. Già allora il gruppo consiliare non ci era andato leggero, parlando di «decisioni unilaterali prese dalla sindaca in merito alle quali non si è condiviso né il merito e tantomeno il metodo» e respingendo al mittente il «mero ruolo di ratificatori».
Poi dalla civica era arrivato un altro scossone alla maggioranza di governo con le dimissioni di due dei tre consiglieri che allora sedevano tra i banchi del consiglio comunale, Katia Cavaleri e Sergio Banfi. E ora si è consumata la rottura definitiva tra la civica e l’amministrazione Colombo: se è vero infatti che in consiglio comunale rimarrà ancora uno degli eletti nelle fila di Scossa Civica all’ultima tornata elettorale – Antonio Bolis, l’unico dei candidati del 2021 che a settembre scorso aveva accettato di prendere posto tra i banchi del parlamentino dopo il doppio forfait -, il gruppo politico chiarisce senza mezzi termini che, «nel rispetto delle determinazioni dei singoli», avendo Bolis scelto di continuare ad appoggiare l’amministrazione, da qui in avanti le sue posizioni «saranno espressione puramente personale e non di Scossa Civica, che da questo momento è ufficialmente fuori dal consiglio comunale».
«Le cause di questa scelta sono ormai risapute ed hanno origine dall’esclusione arbitraria dalla giunta comunale del nostro assessore di riferimento da parte del sindaco – spiegano da Scossa Civica -. A ciò si è aggiunto il sistematico mancato coinvolgimento nel percorso di formazione delle decisioni sia per quanto riguarda gli atti consiliari che per quelli di giunta: cosa, questa, esplicitamente richiesta in più occasioni. Ciò ha fatto venire meno le condizioni per poter continuare una collaborazione trasparente con questo sindaco».
«Le modalità con cui la giunta, sempre più espressione del sindaco e non delle liste di maggioranza, continua a gestire le risorse comunali ed i rapporti esterni, nonché le decisioni politiche, quasi sempre frutto di valutazioni monocratiche non condivise preventivamente con la coalizione, non rispondono alla nostra idea di politica inclusiva ed efficace sul territorio – aggiungono dalla civica – e sono in palese contrasto con l’idea fondante della coalizione stessa che ha avuto il consenso dei nervianesi ovvero “vivere e lavorare insieme per il bene comune” (sic!). È peraltro evidente che questo modo di amministrare ha causato uno stillicidio di defezioni nella maggioranza, che ha visto l’allontanamento volontario o forzato di consiglieri e assessori di tutte e tre le liste, senza considerare la rinuncia alla surroga dei subentranti. Ciò senza dimenticare le ripercussioni che si riscontrano anche a livello di personale comunale».
«Scossa Civica – concludono gli esponenti della civica, ringraziando i proprio elettori e preannunciando l’intenzione di continuare ad essere «la voce dei cittadini impegnandoci a portare le esigenze del territorio con forza nelle sedi opportune utilizzando i mezzi rimasti a nostra disposizione» – si è sempre contraddistinta per la presenza attiva dei suoi componenti e per aver lealmente contribuito all’attività amministrativa e pur avendo avuto un peso incontrovertibilmente determinante per l’elezione dell’attuale sindaco, ci si sarebbe aspettato un maggior coinvolgimento da parte della giunta che invece, dallo scorso giugno si è limitata a sottoporre a semplice ratifica ai consiglieri decisioni strategiche prese».
Alle dimissioni di Bina, che segnano la perdita di un altro seggio in consiglio per la maggioranza, si aggiungono peraltro quelle rassegnante, in questo caso per motivi personali, da Francesco Pompa, consigliere di Tutti per Nerviano. In questo caso la surroga ci sarà, ma la defezione di Scossa Civica rischia di non essere comunque indolore per la maggioranza, considerando che le elezioni avevano consegnano alla coalizione di Daniela Colombo un “pacchetto” di maggioranza composto da dieci seggi oltre a quello della prima cittadina – quattro in quota Tutti per Nerviano e tre a testa a Scossa Civica e Gente per Nerviano – contro i sei dell’opposizione.
Foto di archivio
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