Ancora scontro sulle partecipate a Legnano: “Nessun fango, dal sindaco disprezzo per la trasparenza”
Il capogruppo del Movimento dei Cittadini Franco Brumana ha replicato con una lettera indirizzata a sindaco e consiglieri comunali alla "difesa" della partecipate portata in consiglio comunale dal primo cittadino
Società partecipate ancora una volta terreno di scontro a Legnano, dove il futuro di società come Amga, Cap Holding e Neutalia continua a far discutere. E discutere – è ormai a tutti gli effetti il fil rouge di una consiliatura che passerà alla storia cittadina come una delle più litigiose mai viste, almeno fin qui – è un eufemismo, in quella che si preannuncia come l’ennesima battaglia combattuta a suon di stracci che volano dentro e fuori dal consiglio comunale.
Che il Movimento dei Cittadini fosse scettico rispetto all’ingresso di Cap Holding nella compagine sociale di Amga, come già lo era stato rispetto all'”operazione Neutalia” – non è un segreto e non lo è mai stato. Tanto che nelle scorse settimane si era arrivati ad un ordine del giorno di censura rispetto all’operato del sindaco Lorenzo Radice, poi ritirato dal capogruppo Franco Brumana – non senza stoccate polemiche da parte dello stesso primo cittadino – vista la convocazione della seduta consiliare per la data del 30 dicembre. Il consiglio comunale, però, era stato comunque l’occasione per Radice per mettere i puntini sulle i, e la replica del Movimento dei Cittadini, ça va sans dire, non si è fatta attendere, sotto forma di una lettera indirizzata al sindaco e per conoscenza a tutti i consiglieri comunali.
In consiglio comunale la difesa delle partecipate di Legnano: “Rispetto per chi ci lavora”
In primis per respingere le accuse di aver «buttato fango» su Amga, Neutalia e Cap Holding. «Ho semplicemente sollevato questioni concrete rispetto alle quali lei (il sindaco, ndr) non ha mai dato risposte logiche e coerenti – scrive al primo cittadino il consigliere Brumana -. Ho solamente criticato gli amministratori e i dirigenti politici di Amga e l’ho fatto a tutela degli interessi dei lavoratori di AMGA e del Comune di Legnano, che detiene le maggioranze di questa società, pesantemente pregiudicati dalle manovre di CAP Holding, delle quali lei é stato attivo protagonista. Mi riferisco, tra l’altro, agli insostenibili impegni assunti da Amga per finanziare il rifacimento di un inceneritore del tutto inutile e dannoso per l’ambiente e la salute dei cittadni».
“Cassate” anche le affermazioni del primo cittadino in base alle quali le informazioni sull’operazione che coinvolge Amga e Cap Holding «sono state date per tempo, anzi anticipandole» rispetto a un processo che avrebbe potuto coinvolgere il consiglio comunale solo tra qualche mese, così come le accuse di aver usato «date e scritte su documenti, che ovviamente sono riservati sino a che non vengono approvati, per confondere le carte e non far capire niente alla gente». Dichiarazioni con le quali per il capogruppo del Movimento di Cittadini il sindaco avrebbe dimostrato «il suo disprezzo per i principi di informazione e di trasparenza imposti dalla legge, dallo statuto comunale e dal regolamento del consiglio comunale». «Purtroppo ha fatto di peggio – aggiunge Brumana -, riferendo nella commissione consiliare del 21 novembre 2024 che non esisteva un testo contrattuale già definito e concordato tra chi vendeva e chi acquistava le quote di Aemme Linea Ambiente. Invece il consiglio di amministrazione di CAP Holding aveva già approvato il contratto (e non un semplice documento di intesa non vincolante) il 19 novembre e il consiglio di amministrazione di AMGA aveva fatto altrettanto il 12 novembre».
Il contratto, peraltro continua a non piacere, per così dire, al Movimento dei Cittadini, che lo definisce «fortemente sbilanciato a favore di CAP Holding e a danno di Amga». Non solo: per Brumana il documento «rivela appieno che Amga ha necessità di finanziarsi per poter fare fronte al disastroso obbligo di finanziare a sua volta il rifacimento dell’inceneritore, assunto con un altro contratto. Dal bilancio di Amga non emerge la possibilità di questa società di trarre dalla propria attivita le risorse necessarie per non risultare inadempiente nei confronti di CAP Holding. Amga aveva le spalle solide, dopo essere stata già risanata da una terribile situazione di crisi, ma ora questa sua solidità é stata compromessa dalla decisione politica e non di natura aziendale di sacrificare il suo patrimonio a favore di CAP Holding».
Nella lettera, poi, Brumana taccia anche il sindaco di aver «disprezzato le critiche ricevute su fatti concreti, paragonandole ai botti di fine anno “che fanno rumore e finiscono in fretta”». «Un “vero e sano confronto” (invocato dal sindaco nel suo discorso in consiglio comunale, ndr) – conclude Brumana nella lettera indirizzata al primo cittadino – necessita che lei replichi alle osservazioni critiche con argomentazioni fondate sui fatti e sui documenti e non é possibile se lei, invece di replicare in modo logico e coerente, si limita a proclamare banali principi generali, attacca personalmente il suo interlocutore, tiene riservate informazioni fondamentali e racconta menzogne senza preoccuparsi che siano smentite dai documenti».
QUI IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA INVIATA AL SINDACO DAL CONSIGLIERE BRUMANA
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