Dal metodo Montessori alla realtà virtuale: l’IC “Viale Legnano” di Parabiago punta sull’innovazione contro la dispersione
Si è concluso a novembre il progetto "Inspired by Montessori", nel cui ambito i principi del metodo Montessori sono stati applicati a un'attività per la realizzazione di elaborati digitali in realtà virtuale
Si è concluso a novembre il progetto “Inspired by Montessori” nato dalla sinergia tra l’istituto Viale Legnano di Parabiago e WeSchool e reso possibile dai fondi PNRR finalizzati «alla riduzione dei divari territoriali nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado e alla lotta alla dispersione scolastica».
Il percorso didattico si ispira alla pedagogia montessoriana: i principi del metodo Montessori sono stati applicati a un’attività di project-based learning che prevede l’utilizzo del software CoSpaces per la realizzazione di elaborati digitali in realtà virtuale, come per esempio un quiz sull’Agenda 2030 o la ricostruzione digitale di un’ambientazione di fantasia. Nell’ambito del progetto sono state proposte attività laboratoriali e cooperative rivolte a più di 100 studenti e studentesse in situazione di fragilità educativa e a rischio di dispersione, individuati dall’istituto Viale Legnano tra le classi della secondaria di primo grado, con l’obiettivo di «riaffezionarli alla scuola e riappassionarli allo studio».
«Il nostro istituto da tre anni ha aperto una sezione a metodo Montessori alla scuola primaria perché consideriamo il metodo ancora fortemente attuale e ci piace l’idea di ottimizzare anche alla secondaria di primo grado i principi montessoriani grazie all’utilizzo sempre più sistemico di didattica laboratoriale – spiega la dirigente scolastica Monica Fugaro -. Rientra nella vision di istituto coniugare tradizione ed innovazione in un’offerta formativa a tutto tondo. I fondi ministeriali ci hanno permesso di ingaggiare una squadra di formatori d’eccezione come WeSchool, con cui abbiamo co-progettato “Inspired by Montessori”».
Il percorso didattico si articolava in 10 incontri da due ore. Studenti e studentesse, divisi in gruppi, hanno progettato su carta i propri mondi virtuali: partendo da un primo brainstorming e uno sketch grafico sotto forma di storyboard, fino a stilare il proprio Work Journal, un diario di bordo tipico della didattica montessoriana per pianificare le attività da svolgere e tracciare man mano quanto si è fatto e imparato.
I gruppi potevano scegliere tra due attività: creare un gioco interattivo su uno degli obiettivi dell’Agenda 2030, oppure ricreare nella realtà virtuale un mondo di fantasia tratto dalla letteratura o da film e serie TV. In accordo con il principio montessoriano secondo cui è l’interesse di studenti e studentesse a guidare l’apprendimento, i gruppi hanno scelto autonomamente come interpretare le sfide. I risultati hanno spaziato da cacce al tesoro, quiz ed escape room sugli obiettivi 14 (Vita sott’acqua) e 15 (Vita sulla Terra) alla ricreazione di scene tratte da Harry Potter, Inside Out, la Bella Addormentata e altre storie che li appassionavano.
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