Atleti di Legnano in festa all’Istituto Melzi per il “Natale dello Sportivo”
Miglior atleta Emma Galli (Be Art Studio). Il premio di miglior squadra è stato assegnato alla G.S. Fo.Co.L Volley e il Premio Fair Play è stato consegnato a Miriam Biron e Mara Brevi
Per il terzo anno consecutivo i giovani atleti di Legnano si sono incontrati per il “Natale dello Sportivo”. Un evento organizzato dall’ASSL (Associazione Sportiva Sociale Legnanese), con il supporto e la collaborazione di varie entità locali, tenutosi la sera di venerdì 13 dicembre nell’auditorium dell’Istituto Barbara Melzi di Legnano. Una festa per atleti e squadre che hanno portato alto il nome della città. La cerimonia è stata aperta dal presidente ASSL, Carlo Bandera, che ha sottolineato l’importanza dello sport come veicolo di valori positivi e coesione sociale.
Sul palco a consegnare i riconoscimenti anche Letterio Munafo’, presidente della commissione Sport di Legnano: “Momenti come questo – ha affermato Munafo’ – celebrano giustamente i meriti di tanti sportivi, ma evidenziano anche una comunita’ ricca di valori, utili al di la’ della disciplina praticata. Lo sport non solo come risultati ma anche occasione di aggregazione sociale, ecco il nostro obiettivo per una Legnano sempre migliore e aperta a tutti”.
LE PREMIAZIONI
Come miglior atleta è stata premiata Emma Galli (Be Art Studio). Il premio di miglior squadra è stato assegnato alla G.S. Fo.Co.L Volley Legnano, promossa in serie A2 per la prima volta nella storia della società, vincendo i playoff di Serie B1 Nazionale. Infine il Premio Fair Play è stato consegnato a Miriam Biron e Mara Brevi (ASD Live for Life Academy); Miriam, bambina autistica appassionata di danza, ha ottenuto incredibili progressi grazie al supporto della mamma Mara, che l’aiuta nelle coreografie. Insieme, rappresentano un esempio straordinario di passione e inclusione nello sport.
Durante la serata gli atleti hanno raccontato le loro storie di dedizione, sacrificio e passione. Tra questi, spiccava Francesco Colombo dell’U.S. Legnanese, il quale ha raccolto frutti notevoli quest’anno, diventando campione regionale Lombardo e distinguendosi in numerose Gran Fondo su tutto il territorio italiano. Sul palco anche Mohamed Ndiaye, dell’ASD Olimpic Taekwondo, che è stato premiato per i suoi successi in competizioni nazionali e internazionali, diventando un simbolo di forza e dedizione nello sport del combattimento. La sua storia ha ispirato molti, dimostrando come lo sport possa essere un trampolino di lancio per valori come l’umiltà e la perseveranza. La serata non è stata solo un’occasione per celebrare i successi individuali, ma anche per riconoscere gli sforzi di squadre e gruppi che hanno lavorato insieme per raggiungere traguardi significativi. Ogni premiazione è stata un momento di condivisione delle esperienze collettive che, attraverso lo sport, hanno contribuito a forgiare caratteri e a costruire amicizie durature. In chiusura, il sindaco Lorenzo Radice e l’Assessore allo Sport Guido Bragato hanno espresso gratitudine verso gli atleti e le squadre, sottolineando come il loro impegno elevi lo standard di vita della comunità e ne rafforzi il tessuto sociale. «Perchè lo sport – come ha ricordato Bandera – è molto più di una competizione: è un potente mezzo di crescita personale e collettiva».
LA SERATA
«Bello vedere attraverso i nostri atleti e dirigenti come lo sport a Legnano sia vivo e partecipato – ha affermato Bandera -. Viviamo in un contesto geo politico e sociale difficile. Guerre e disagio sociale. I nostri ragazzi devono lottare per diventare grandi! Vogliamo con forza gridare che l’esperienza sportiva può e deve essere una strada privilegiata, una possibilità concreta per fare diventare uomini i nostri atleti. Abbiamo la responsabilità di insegnare con il nostro esempio per “costringere” i nostri ragazzi ad un lavoro in profondità su loro stessi. Lavorare per diventare grandi uomini: grandi atleti. Perché nello sport siamo più propensi ad abbracciare fatiche e sacrifici che nella quotidianità cerchiamo di evitare? Unicamente per un motivo: lo sport ci introduce alla bellezza ci fa scoprire come è bello impegnarsi per ottenere un risultato positivo per noi. Io non perdo mai o vinco o imparo. Lo sport è questa possibilità concreta per noi e per i nostri ragazzi. La responsabilità che abbiamo noi adulti è questa, ricordarcelo sempre per essere un esempio per i nostri ragazzi. Aiutiamoci in questo».
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