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Salvato da due medici con il defibrillatore nell’atrio di casa: “Fondamentali i corsi di formazione”

La precisazione di due medici in riferimento all’articolo riguardante il salvataggio con defibrillatore di un uomo 50enne

Taglio del nastro per il defibrillatore intitolato a Livio Mereghetti a San Giorgio

Spettabile Redazione,
con riferimento all’articolo apparso sul vostro giornale qualche giorno fa riguardante il salvataggio con defibrillatore di un uomo 50enne, ci premeva fare due precisazioni
1 – l’uomo é stato rinvenuto dall’addetta alle pulizie accasciato e privo di coscienza nell’atrio del palazzo (e non in casa): la Signora ha subito chiamato il 118.
2 – le manovre di rianimazione sono state eseguite non da “soccorritori laici” (come ripetutamente scritto nell’articolo) ma da due medici di lunga esperienza ospedaliera (tra cui una cardiologa) che stavano uscendo dal palazzo ed hanno avviato la rianimazione secondo protocollo.
Il paziente é stato posizionato in modo opportuno, il massaggio cardiaco é stato iniziato immediatamente; nel frattempo, grazie alle indicazioni telefoniche dell’operatore AREU e all’aiuto dei presenti, è stato recuperato e predisposto il defibrillatore. La prima scarica é stata efficace, il paziente si é risvegliato immediatamente ed é stato poi stabilizzato dal personale dell’automedica nel frattempo sopraggiunto e trasportato cosciente in ospedale.
La nostra precisazione, eseguita volutamente in forma anonima, ha lo scopo di sottolineare l’importanza dei corsi di formazione per la popolazione. In questo intervento la “catena della sopravvivenza” ha funzionato alla perfezione e il paziente 50enne é stato salvato, ma se non fossero state iniziate al più presto le corrette manovre di rianimazione
(attuabili da qualunque cittadino addestrato) il risultato probabilmente non sarebbe stato ottimale.
Fondamentale quindi ampliare la rete di distribuzione dei defibrillatori ma anche diffondere e potenziare i corsi di formazione alle manovre rianimatorie di base e all’utilizzo di questi strumenti salvavita.
Due medici legnanesi

In merito alle precisazioni dei due medici abbiamo ricevuto anche da parte di una residente del condominio dove è stato salvato l’uomo la volontà di avviare un corso per il condominio o per il quartiere. «In questa occasione è partita una catena di aiuti. Proprio perchè abbiamo compreso l’importanza della formazione ci stiamo attivando in questo senso».

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 09 Dicembre 2024
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