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In 300 alle Bonvesin di Legnano, tanti giovani ad ascoltare il magistrato Gratteri

Ad aprire l'incontro con un intenso e significativo messaggio Salvatore Borsellino, fratello minore del magistrato siciliano che insieme a Giovanni Falcone, intervenuto in streaming

Gratteri

Amore. È la parola per la quale Borsellino si è sacrificato mantenendo sino all’ultimo la speranza nelle nuove generazioni «loro avranno la forza di continuare a lottare contro la mafia». Un messaggio emozionante e forte quello lanciato in streaming da Salvatore Borsellino fratello minore del magistrato siciliano che insieme a Giovanni Falcone è stato protagonista nella lotta contro la mafia. Parole che hanno aperto l’incontro tenutosi oggi, sabato 7 dicembre, nell’auditorium della scuola media Bonvesin de la Riva di Legnano. Appuntamento durante il quale Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica presso il tribunale di Napoli e simbolo della lotta contro la mafia è salito sul palco dell’auditorium della scuola media Bonvesin de la Riva di Legnano per parlare ai giovani e presentare il suo nuovo libro. A sedersi in platea oltre 300 presone tra cui gli studenti delle scuole medie e del liceo Galileo Galilei di Legnano, accompagnati dai loro genitori. In prima fila il sindaco Lorenzo Radice con l’assessore Ilaria Maffei e il maggiore Pietro Laghezza a capo della Compagnia Carabinieri di Legnano. L’evento, patrocinato dal Comune di Legnano, è stato organizzato dall’Arma dei carabinieri in collaborazione con i volontari dell’associazione carabinieri e i giovani dell’associazione Sempione 33, con il supporto dell’Istituto comprensivo Bonvesin de la Riva.  Un momento culminante di un percorso iniziato nelle classi con i docenti, che ha visto gli studenti approfondire i temi della legalità e della lotta contro le mafie.
LA MAFIA CAMBIA PELLE
In quest’occasione Gratteri ha parlato del suo ultimo lavoro “Una cosa sola” che esplora l’evoluzione della ‘ndrangheta e il rapporto sempre più stretto con il potere e le nuove tecnologie. Una tendenza quest’ultima trattata Antonio Nicaso, professore universitario e saggista di fama internazionale, autore di numerose pubblicazioni che in 35 anni hanno gettato luce sulle dinamiche della mafia non solo in Italia, ma anche negli Stati Uniti e in Canada. Nicaso, intervenuto all’incontro moderato dal giornalista Luigi Crespi, si è particolarmente focalizzato su come la mafia, riconosciuta solo dopo il maxi processo di Palermo (nel 1986), stia cambiando pelle: «La criminalità organizzata non è più così violenza viaggia su internet, sui social per avere like e guadagnare consensi. Lavora con le criptovalute. Proprio così le mafie non esistono solo quando sparano. Anche i politici fanno fatica a capire che la mafia nn usa più la violenza ma passa per il digitale È necessario capire il fenomeno per combatterlo». Sul palco anche Luigi Piccirillo, presidente dell’associazione Su la testa, nota per il suo impegno costante in favore della legalità. Dalla platea i ragazzi hanno posto numerose domande, dimostrando curiosità e coinvolgimento, in un dialogo che ha saputo unire riflessione e consapevolezza civica. In questo contesto Gratteri ha spiegato quanto la criminalità organizzata abbia costruito una fitta rete in tutto il mondo con legami anche nei mercati finanziari: ai paradisi fiscali, ai circuiti finanziari digitali e ai collegamenti con la politica divenendo «una cosa sola». Un quadro complesso, che appare difficile da contrastare vista la fitta ramificazione e proprio qui il messaggio di amore e speranza lanciato da Borsellino appare la risposta giusta, quella che permettere di prendere consapevolezza per poter «stare dalla parte giusta».

Gratteri alle Bonvesin De La Riva a Legnano

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Pubblicato il 07 Dicembre 2024
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