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La Lega: “Indennità record per sindaco e assessori di Nerviano, maggioranza incoerente”

Come lo scorso anno, divampa la polemica in paese rispetto alle indennità che saranno percepite da sindaco e assessori il prossimo anno

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Si riaccende la polemica a Nerviano intorno alle indennità che saranno percepite dal sindaco Daniela Colombo e dalla sua giunta per il 2025, già divampata lo scorso anno dentro e fuori dall’aula consiliare. Lo “stipendio” della squadra di governo cittadini è infatti finito ancora una volta nel mirino della Leea, che parla di «incoerenza e opportunismo dell’attuale maggioranza» e ribadisce la volontà di «non far mai passare in silenzio questi argomenti».

«Come l’anno scorso, nessun roboante annuncio in merito alla recente delibera di giunta che stabilisce le indennità di carica del sindaco e degli assessori, dove confermano quanto fatto l’anno scorso – sottolinea il Carroccio -. Sommando tali quote all’indennità di funzione del presidente del consiglio comunale, tocchiamo la stessa cifra record di 132.894 euro. E questo accade pur avendo un assessore in meno rispetto alla precedente amministrazione».

«Basta andare a riprendere le delibere di giunta e di consiglio comunale per verificare che la precedente amministrazione comunale, nei suoi due ultimi anni in carica (2020-2021), ha toccato 98.072 euro e 106.390 euro – aggiungono dalla Lega -. Per concludere questa carrellata di numeri, chi oggi amministra Nerviano nel 2022 ha toccato 66.514 euro e nel 2023 98.808 euro, rinunciando in parte ad una serie di aumenti, cosa che poi, negli ultimi due anni, non è stata più fatta, raggiungendo l’indennità massima prevista per legge».

«Quando si “risparmiava” lo si faceva in pompa magna con comunicati e annunci sui social, oggi, quando questo non accade più, è invece calato il totale silenzio sull’argomento – concludono dalla sezione di Nerviano del partito di Matteo Salvini -, all’insegna di una ipocrisia che si commenta da sola. Facile criticare e fare la morale agli altri quando si è all’opposizione, molto meno agire coerentemente quando si va poi ad amministrare un Comune».

Lo scorso anno, quando si era accesa la scintilla dello scontro sulle indennità, il vicesindaco Claudio Minoja aveva spiegato che le indennità spettanti alla giunta erano state ridotte per decisione di sindaco e assessori e che la giunta e il presidente del consiglio per due anni avevano «rinunciato a soldi che spettavano loro per legge»: rinuncia venuta meno a partire dallo scorso anno, in assenza della quale, però, secondo l’assessore al bilancio non era possibile parlare di un aumento.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 05 Dicembre 2024
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