L’importanza del consenso contro la violenza, il pm Salvatore parla ai giovani di Legnano
Il pm ha parlato ad una platea di giovanissimi studenti nell’ambito dell’evento contro la violenza sulle donne organizzato dal centro antiviolenza
Un corpo indifeso non è a disposizione e un “No” va rispettato sempre perchè l’atto sessuale in tutte le sue forme va compiuto con il totale consenso dell’altro. A ricordarlo con decisione è stato il sostituto procuratore di Busto Arsizio Flavia Salvatore intervenuta questa mattina, mercoledì 27 novembre, davanti ad un’attenta platea di giovanissimi studenti di Legnano. Sul palco della Sala Ratti, durante il convegno “Donne libere dalla violenze” il pm ha inoltre puntato il dito contro le molte convinzioni sbagliate frutto di una cultura fatta di espressioni violente sia nei gesti che nelle parole: «La donna non è una preda da stanare, l’uomo non è un lupo che va a caccia e la gelosia quella possessiva non è amore. Nessuno possiede mai nessuno. Dobbiamo iniziare a parlare in maniera differente». Il pm al termine del suo intervento, per spiegare ai ragazzi qual è il ruolo della Procura contro la violenza sulle donne e gli strumenti attualmente a disposizione per affrontare questo ”male”, ha dato un numero particolarmente significativo: «Normalmente durante il periodo di reperibilità in Procura, quindi dal venerdì al lunedì, si contano circa 25 codici rossi: 25 casi di donne vittime di abusi o maltrattamenti di varia natura. Nel mio ultimo turno, quindi nel fine settimana appena conclusosi, ho registrato un calo pazzesco: sono state solo quattro le denunce. Voglio sperare che tutti i messaggi contro la violenza sulle donne siano la vera motivazione di questa diminuzione e spero anche si protragga nel tempo».
L’IMPORTNANZA DEL CONSENSO
Cercando di spiegare in maniera semplice la normativa in essere per punire i reati di violenza il pm ha spiegato l’utilità del Codice Rosso che ha come proposito quello di difendere, attraverso inasprimenti dei delitti e delle sanzioni previsti nel diritto penale sostanziale e processuale penale, la tutela di chiunque sia offeso da violenze, atti persecutori e maltrattamenti: siano essi donne o uomini. Quando si è vittima di atti persecutori, quando invece si sta subendo una violenza sessuale. Qui il magistrato ha cercando di far capire l’importanza del «consenso» perchè anche un bacio non voluto oppure l’essere toccati nelle parti erogene senza volerlo è violenza: «Il consenso ci deve essere per tutta la durata del rapporto» ed ha sottolineato che una persona incapace di intendere e volere, perchè magari è sotto effetto di alcol o sostanze, non è alla mercé di chiunque: «Va rispettata altrimenti è un abuso… una violenza».
Tanto si è fatto, ma ancora molto si può fare come modificare la norma adottando «un modello che punisca in generale gli atti compiuti in mancanza di consenso senza dipendere dal fatto che siano stati protratti nel tempo» e allo stesso tempo per il pm risulta necessario è importante continuare a parlare con le nuove generazioni per cambiare proprio la cultura.
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