Fra libellule e rospi, lo stagno didattico di Cipta piace ai gorlesi
Sempre più persone in queste settimane hanno scelto di visitare il nuovo stagno didattico inaugurato dall'associazione Cipta nel parco del Rugareto a Gorla Minore. Apprezzata anche la vicina Cascina Deserto, una delle ultime corti rimaste sul territorio
C’è una novità per chi passeggia nel bosco del Rugareto, sul territorio di Gorla Minore. Nelle ultime settimane, infatti, sempre più persone hanno iniziato a sostare nei pressi di un nuovo piccolo stagno, uno scrigno di biodiversità inaugurato lo scorso 2 novembre.
Un elemento ecologico importante perché nello stagno e nell’attiguo abbeveratoio si è creata una vita svariata di microorganismi, capace di nutrire animali e contribuire fortemente alla diffusione degli anfibi, la cui presenza sta via via diminuendo, a causa delle condizioni di terra e acque e il forte inquinamento.
«Fra i parametri utilizzati dagli studiosi per valutare il grado di salute di un luogo c’è proprio la presenza di questi piccoli stagni, perché significa che in essi si può registrare la presenza di anfibi e questo aiuta l’ambiente» aveva spiegata la presidente di Cipta, Carla Castellanza, durante il momento ufficiale di inizio mese, invitando i numerosi presenti a notare la preziosità di quel piccolo angolo.
«Anatre germane, libellule, rane, rospi, uccelli: tanti gli animali che hanno iniziato a trarre nutrimento dalla presenza di questa piccola riserva d’acqua e dalla vita ad essa correlata».
Un arricchimento, dunque, per il PLIS dell’Insubria – Medio Olona – Rugareto, accolto con interesse dalla comunità.
Alla regia la sempre attiva Cipta Ambiente, realtà del territorio conosciuta negli anni per svariate iniziative volte alla tutela del verde e di flora e fauna. Sempre battagliera e testarda, l’associazione si è distinta da sempre per la determinazione a puntare i riflettori sulle situazioni di cui non condivideva gli sviluppi – ricordiamo la battaglia per salvare Nonna Quercia, durante i lavori per la Pedemontana – e a scendere in campo per offrire un aiuto concreto in situazioni di emergenza – fu Cipta a far scattare la catena di aiuti nella campagna “Dozza chiama Gorla”, dopo l’alluvione in Emilia Romagna.
“Un gruppo di gente appassionata capace anche di costruire” , come sottolineato dal sindaco Fabiana Ermoni, che durante l’inaugurazione aveva rimarcato «il valore di un ente capace non solo di criticare e protestare, ma che si è dato da fare per costruire e produrre», auspicando che sul territorio possano nascere iniziative green similli.
Lo stagno fu inizialmente realizzato nel 2011, grazie al contributo dei volontari, del professor Viganò e delle Amministrazioni del territorio, Gorla Minore e Cislago in primis, ed era più piccolo rispetto a quello attuale, ma subito fu popolato di tantissime specie di animali, dal rospo comune alle libellule, giusto per citarn alcuni. Inoltre l’acqua fu analizzata e valutata positivamente per la presenza di microorganismi utili alla vita.
Purtroppo negli anni la riserva d’acqua si prosciugò, ma recentemente, con il contributo della Fondazione Cariplo, l’associazione ha ridato luce a questo angolo d’acqua.
A distanza di diverse settimane, Carla Castellenza ritorna con la mente a quel pomeriggio di sole, arricchito da tanti momenti lieti intorno allo stagno e impreziosito dalle letture delle filastrocche di Nadia Belloni, presentate da alcune delle giovanissime studentesse: «C’era stata una partecipazione massiccia di famiglie, ragazzi, Istituzioni e cittadini: una festa condivisa che noi del Cipta avevamo accolto con gratitudine e ottimismo, vedendolo come un segnale forte di interesse per l’ambiente. Speriamo davvero che si tratti di un bell’inizio per questa realtà, con visite guidate sempre più numerose a questo scrigno di biodiversità. Già in queste settimane tanta gente passeggiando nel bosco si è fermata a guardare lo stagno, per noi è una grande soddisfazione».
Durante l’inaugurazione dello stagno molto apprezzate le letture delle filastrocche dedicate alla natura, scritte da Nadia BelloniFra le Autorità presenti all’inaugurazione, anche amministratori provenienti da Gorla Maggiore, Cislago, l’ex assessore all’ambiente Beatrice Bova – che aveva seguito la progettualità – e fra essi, il cavalier Carlo Massironi che aveva raccontato come grazie alla Fondazione anche piccole realtà come il Cipta possono attingere a contributi importanti per iniziative volte alla sostenibilità ambientale, con effetti culturali e di servizio alle persone.
Il pomeriggio si era poi concluso con la visita alla vicina Cascina Deserto, che aveva aperto le sue porte come tante volte farà nei prossimi mesi: «Grazie a un bando del PNRR io e la mia famiglia abbiamo restaurato Cascina Deserto – ha evidenziato la signora Castellanza -, che è ora a disposizione del pubblico per visite e approfondimenti. Fienile e stalla sono i luoghi di maggior interesse dell’edificio, una delle poche testimonianze sul territorio delle corti del passato».
Tanti motivi per passeggiare nel verde, dunque, alla scoperta dello spettacolo della natura, che tante persone hanno già scelto di ammirare in queste settimane.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.