Romania alle urne per il nuovo presidente, al voto a Varese anche dal Legnanese
Tredici i candidati, probabile il ballottaggio tra centrosinistra ed estrema destra. Al seggio varesino di via Copelli al voto cittadini rumeni dalla provincia, dall’Alto Milanese e dal Ticino
Cittadini rumeni al voto per il primo turno delle presidenziali 2024: il seggio di Varese ha raccolto il voto dei rumeni del Varesotto, dell’Alto Milanese e anche dal Canton Ticino.
Le urne erano allestite alla palazzina comunale di via Copelli 5, che nel pomeriggio di domenica vedeva un gran via vai di persone al voto, spesso in famiglia, anche “allargata”. Se non con entusiasmo, di certo con una dose di orgoglio, visto che più d’uno si scattava selfie davanti alla sede del seggio e c’era anche qualche bandiera qua e là.
Vietatissime, anche ai giornalisti, le foto dentro alla sala che ospitava le cabine per il voto.
Quante persone votano qui? “Nella giornata di ieri 600 persone” dice il responsabile del seggio. “In generale non sappiamo dire quanti in tutto”, perché non esiste una registrazione al voto all’estero.
Nelle interviste sul piazzale incontriamo autisti di camion, badanti, operai e lavoratori digitali, operatori sanitari e anche turisti, che essendo fuori Romania sono venuti a Varese e votare e visitare insieme la città.
Tredici candidati, probabile il ballottaggio tra una settimana
I candidati alla presidenza sono tredici: è quasi certo che nessuno otterrà il 50% dei voti e quindi si tornerà al voto per il secondo turno nel prossimo weekend.
Il presidente uscente è espressione del centrodestra liberale, ma i favoriti appartengono a due schieramenti diversi: sono Marcel Ciolacu, attuale primo ministro e leader del Partito socialdemocratico (PSD), di centrosinistra liberale, e George Simion, leader del partito di estrema destra Alleanza per l’unità dei romeni (AUR).
I sondaggi danno vicini anche l’ex primo ministro Nicolae Ciucă, del centrodestra liberale, ed Elena Lasconi, ex conduttrice tv entrata poi nel partito progressista Unione Salva Romania.
Poi sotto ci son altri che si presentano come candidati indipendenti come Mircea Geoană, ex leader del Partito socialdemocratico e vice segretario generale della Nato, o il populista Calin Georgescu.
Il tema delle relazioni internazionali, tra le influenze della Russia di Putin e lo schieramento pro-Ucraina, è stato molto dibattuto, al di là dei temi economici: l’europarlamentare filorussa Diana Șoșoacă, nota per le sue performance polemiche a Bruxelles, è stata esclusa per posizioni contrarie alla Costituzione (un’accusa non ben chiara; il suo elettorato potrebbe andare all’estrema destra di Simion di Aur).
Al voto espatriati e turisti
Come detto al seggio di Varese hanno votato residenti nel Varesotto, ma anche dal Canton Ticino, dall’Alto Milanese (dalla zona del Milanese e da zona Malpensa era comoda per votare anche Novara).
Qualcuno è qui da vent’anni ed è profondamente radicato in Italia, altri non nascondono – con una mezza risata – la speranza di poter tornare in Romania, vivendo questa fase della vita come intermedia. In ogni caso in tutti c’è una certa voglia di partecipare al voto, anche facendo un po’ di strada per raggiungere il seggio. [le fotoid=1771389]
Tra i votanti intervistati si registrano soprattutto dichiarazioni di voto spontanee per l’alternativa, tra chi ci tiene a esplicitarlo c’è un gruppo convinto che esprime il sostegno all’estrema destra di Aur e qualcun altro per l’outsider Georgescu.
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