Nell’Asst Ovest Milanese appare bassa l’adesione allo sciopero di medici e infermieri partito a mezzanotte tra martedì 19 e mercoledì 20 novembre a livello nazionale. Da un parziale bilancio di questa giornata sono una decina gli interventi annullati. Si tratta di operazioni per la maggior parte riprogrammate in giornata. Di certo si tratta di un disagio per i pazienti coinvolti che, in giornata, hanno trovato risposta al Cup dell’Ospedale di Legnano.

I maggiori disguidi sono stati registrati a livello ambulatoriale e in particolare per quanto riguarda la Neurologia. Un dato effettivo relativo all’adesione si potrà però avere soltanto al termine dello sciopero quindi domani mattina (giovedì 21 novembre). Per il momento, secondo quanto riscontrato dall’Asst locale, appare contenuta la partecipazione allo sciopero nei quattro nosocomi.

La protesta è stata organizzata dalle sigle sindacali Anaao Assomed, Cimo-Fesmed e Nursing Up che hanno voluto scendere in piazza a Roma per segnalare le difficoltà che stanno vivendo medici e infermieri. Non vede quindi l’adesione di Cgil, Cisl, Uil e Nursind più predisposti a tavoli di contrattazione con il Governo, le Regioni e le diverse aziende. «Il nostro sindacato attualmente sta cercando un’intesa con il governo per cercare di ottenere il più possibile per la sola categoria – affermano i rappresentanti Nursind i sindacati degli infermieri -. Non crediamo a questi scioperi generalisti con altre categorie e in cui come al solito agli infermieri vengono lasciate solo le briciole. Gli infermieri sono una categoria unica e indispensabile per il funzionamento della sanità pubblica. Questa cosa non l’hanno capito le istituzioni e forse neanche gli infermieri. Senza infermieri la sanità sarà a breve allo sbando. Vogliamo fatti concreti».