Approvata la variante per il “Fungo” di Garbatola, la Lega: “Ennesima prova di forza senza ascoltare i cittadini”
Critiche dalla Lega sulla scelte delle opere pubbliche di cui l'operatore dovrà farsi carico, che «avrebbero dovuto privilegiare, in primis, i residenti di Garbatola e così non sta accadendo»
Volano gli stracci a Nerviano sulla variante al programma integrato di intervento per la riconversione del cosiddetto “Fungo” di Garbatola tra viale Europa e via XX Settembre approvata nei giorni scorsi dalla giunta Colombo: un via libera che la Lega non ha esitato a “bollare” come «l’ennesima prova di forza e dimostrazione di arroganza», criticando la scelte delle opere pubbliche di cui l’operatore dovrà farsi carico («Ben venga il recupero del Fungo, visto il degrado e abbandono esistente, è evidente però che le compensazioni avrebbero dovuto privilegiare, in primis, i residenti di Garbatola e così non sta accadendo») e puntando il dito contro «il mancato coinvolgimento della cittadinanza».
«È stata cancellata la pista ciclopedonale in località Madonna di Dio ‘l Sa a favore di una pista ciclopedonale a Garbatola tra via Carlo Porta e via XX Settembre, è stata cancellata la rotatoria in località La Guardia a favore della riqualificazione di piazza Italia – sottolineano dal Carroccio -. Ci troviamo di fronte a scelte calate dall’alto, senza la minima condivisione, che non condividiamo per nulla, ritenendo la pista ciclopedonale cancellata come assolutamente prioritaria ed indispensabile per il territorio, come d’altra parte la realizzazione di una rotatoria sul Sempione nella zona più critica e a rischio incidenti del nostro Comune. Se proprio era necessario inserire una pista ciclopedonale nella frazione, sarebbe stato molto più urgente e necessaria quella in via Isonzo, vista la pericolosità della strada».
«Chi amministra oggi Nerviano, parla dell’importanza della condivisione delle scelte, peccato che i fatti vadano esattamente nella direzione contraria – aggiungono dalla sezione nervianese del partito di Salvini, rimarcando che alla seduta di commissione convocata a Garbatola in estate su input delle opposizioni «il numeroso pubblico presente si dimostrò palesemente contrario alle scelte dell’amministrazione» -. Chi parla di “partecipazione”, perché non ha convocato un’altra commissione consiliare a Garbatola per illustrare la scelta fatta? Semplicemente perché ci troviamo di fronte a scelte calate dall’alto e indifendibili di fronte alla cittadinanza».
«Ci preoccupa inoltre l’ulteriore modifica della convenzione in base alla quale “le parti convengono altresì, sulla necessità di introdurre una clausola di flessibilità nella presente convenzione urbanistica, allo scopo di consentire alla società immobiliare, in conformità al Piano di Governo del Territorio vigente, di modificare la destinazione d’uso dell’immobile oggetto della presente convenzione da residenziale a terziario/direzionale”, perché vorremmo maggiore chiarezza e dettagli in merito – concludono i leghisti, che hanno presentato un’interpellanza ad hoc «con la speranza di capire se l’intera maggioranza o, meglio dire quel che ne resta, condivida la scelta fatta, oppure se vi siano dei distinguo in merito» -. Ci sarebbe piaciuto piuttosto vedere l’aggiunta nella convenzione di una parte “sociale” dove, magari, le parti convengono di una destinazione di una piccola parte dell’immobile destinata per scopi a favore della comunità, valutati e indicati dall’amministrazione comunale».
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