Recupero dell’area ex Gianazza più vicino a Cerro Maggiore: il progetto Tigros approda in commissione
Il progetto prevede la riqualificazione della ex Gianazza con un edificio commerciale, nuovi spazi verdi, un edificio a destinazione terziario-direzionale e interventi sulla viabilità
Nuovo tassello nel mosaico del recupero dell’area della ex Fratelli Gianazza a Cerro Maggiore, dove in tempi verosimilmente brevi è previsto l’avvio del progetto di rigenerazione urbana imperniato su un’area commerciale, un edificio per il terziario, spazi verdi e una nuova viabilità di cui si parla orma da anni, rimasto però finora al redde rationem sempre sulla carta. Nei mesi scorsi, infatti, la società Tigros ha presentato ufficialmente il progetto di piano attuativo in conformità al piano di governo del territorio vigente, illustrato martedì 5 novembre in commissione a Palazzo Dell’Acqua.
La storia della Fratelli Gianazza
Fondata nel 1892 da Eugenio Gianazza, primo capitano di industria di quella che rimarrà per tre generazioni realtà a conduzione familiare, la Fratelli Gianazza, tra le protagoniste della rivoluzione industriale di fine secolo, nel corso della prima metà del ‘900 si è affermata come una delle più importanti fabbriche meccaniche a livello nazionale. Negli anni i suoi orizzonti produttivi hanno spaziato fino alle apparecchiature per l’industria alimentare – come quelle per la concentrazione del pomodoro sottovuoto -, con l’azienda che è stata tra i pionieri nel campo delle macchine e degli impianti per il trattamento dei vini.
Vuota ormai dal 2001 e venduta all’asta nel 2016 dopo un primo esperimento a vuoto nel 2015, la ex Fratelli Gianazza è oggi una delle più evidenti tra le cicatrici lasciate dal passato industriale nel tessuto urbano del paese, con un futuro in discussione da anni. Si parla in tutto di poco meno di 24mila metri quadri – 7mila sul territorio di Legnano e 17mila su quello di Cerro Maggiore – quasi interamente occupati da capannoni ormai in condizioni di degrado, a carico della quale negli anni sono stati ravvisati problemi sia di sicurezza, sia di igiene.
Cosa prevede il progetto
«Il progetto – spiega l’amministrazione comunale – prevede la riqualificazione totale dell’area dismessa della ex Gianazza sul territorio di Cerro Maggiore, con un edificio commerciale, sede del supermercato Tigros, nuovi spazi verdi, un edificio a destinazione terziario-direzionale, una revisione della viabilità su via Tessa e vua Catullo e la realizzazione di una pista ciclabile che, nel momento in cui verrà attuato anche il piano sul territorio di Legnano, potrà collegarsi alla rete intercomunale di mobilità ciclo-pedonale. Inoltre, per garantire ulteriormente la sicurezza è prevista la realizzazione di un sottopasso ciclo-pedonale per l’attraversamento della viabilità ad alto scorrimento sulla via Catullo».
Previsti anche una serie di interventi «molto importanti per la viabilità e la fluidità del traffico da e per il comparto», a partire dalla riqualificazione di via Saragat con il prolungamento della pista ciclabile dal nuovo supermercato al parco fino alla sistemazione dell’incrocio tra la via Alfieri e la via Martiri della Libertà, passando per il restyling dell’incrocio tra via Saragat e via Catullo per rendere più sicuro quel tratto stradale.
«Tutti gli interventi vengono fatti e realizzati sul sedime territoriale di Cerro Maggiore – sottolineano dall’amministrazione Berra -. La città di Legnano, durante la conferenza di servizi ha richiesto la realizzazione di due rotatorie: la prima sull’intersezione Papa Giovanni XXIII/Cadorna e la seconda sullo snodo Cadorna/Tessa. Queste opere, per ora, non verranno realizzate perché ritenute fuori comparto, ma procedibili attraverso la definizione del piano attuativo di completamento sul territorio di Legnano, che nel PGT appena pubblicato ha una sua specifica scheda. Evidentemente il valore aggiunto di questo progetto non può essere limitato alla realizzazione di nuovi spazi terziario-commerciali, bensì il recupero di una fetta di territorio fatiscente, che verrà bonificata, e ritornerà in disponibilità della comunità con tanti servizi nuovi e soprattutto molto attenzione al verde ed alla sostenibilità ambientale».
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