Il sottopasso di via Morelli tra Busto e Castellanza ancora al centro di disagi e lamentele
La lettera di un lettore che racconta le sue disavventure per arrivare in palestre. Il sottopasso della stazione di Castellanza è di competenza del Comune di Busto Arszio
Buongiorno,
Vivo nel centro storico di Rescalda, che non brilla per servizi e strutture. Così cercando su Google Maps ho identificato nella zona di Castellanza non una, ma bensì due palestre – una di pugilato e una tradizionale – entrambe situate nello stesso stabile in via Asti. “Fantastico” – ho pensato – “mi iscrivo a entrambe visto che sono 4 minuti di treno e si trovano a due passi dalla stazione”.
O ALMENO CREDEVO.
La prima volta che mi reco in palestra, arrivato in Stazione, resto perplesso: il navigatore mi suggerisce di imboccare un sottopasso strettissimo, senza marciapiede e senza luci in via Morelli.
Le auto arrivano suonando a distanza di 50 metri, segno che quel sottopasso (di competenza del Comune di Busto Arsizio ndr) è percepito come pericoloso anche dagli automobilisti.
Mi chiedo se ci siano alternative, dopo tutto via Asti è letteralmente a 200 metri in linea d’aria. Ma il navigatore dice di no, che l’alternativa è circumnavigare completamente mezzo paese.
Tempo di percorrenza: 25 minuti.
Con il passare delle settimane mi abituo al mio percorso per la palestra, che prevede 30 secondi di sottopasso con un leggero batticuore dettato dalla paura dell’ignoto e di morire stirato, soprattutto al ritorno di sera, quando è buio completo.
Ma poi arriva l’autunno. E con lui la pioggia.
Nelle ultime due settimane arrivato al sottopasso ho trovato l’acqua fino alle caviglie o peggio, con persino le auto che inchiodavano e rischiano piuttosto una inversione a U che affrontare la palude.
Inevitabilmente ho girato i tacchi e aspettato un treno per casa, oppure ho affrontato la scarpinata di 25 minuti per arrivare in un posto dove dalla finestra vedo la Stazione lì davanti a me.
Ma io mi chiedo: chi ha concepito la viabilità alla stazione di Castellanza?! Questa persona è mai andata a piedi o in bicicletta da qualche parte o ha l’autista privato da 35 anni?
Possibile che l’idea sulla Stazione fosse solo di parcheggiarci l’auto per salire sul treno per Milano?
Castellanza ha queste velleità da dormitorio, con una stazione pensata come mero intercambio?
Addirittura è così inconcepibile immaginare qualcuno che viene da altrove apposta a Castellanza (e quindi non ha l’auto una volta giunto in stazione)?
Quel sottopasso è vergognoso: se si trovasse a Milano sarebbe su tutti i quotidiani nazionali come esempio di città malgestita, di incuria, di urbanistica non a misura di cittadino.
Per fortuna in Italia c’è una certezza sui problemi: saranno certamente risolti dopo il giorno che ci scappa il morto. Spero solo di non essere io la vittima sacrificale per l’installazione di un marciapiedi e di un tombino in quel di Castellanza.
Come già dichiarato in occasione della lamentela di un altro lettore, l’amministrazione comunale di Castellanza precisa che la competenza della manutenzione è del Comune di Busto Arsizio e che con il nuovo raccordo a Y è previsto tra le stazioni di Busto e Castellanza sarà realizzato un sottopasso di nuova realizzazione che non sarà soggetto ad allagamenti. Inoltre l’amministrazione comunale castellanzese torna a chiedere a Ferrovie Nord, in attesa della nuova opera, l’apertura del sottopasso adiacente alla stazione mai aperto alla viabilità e soggetto ad abbandono e degrado.
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.