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“Mi hanno rubato l’identità, chiedo giustizia”. L’incubo di un cittadino di Marnate sommerso di multe

La storia in cui è l'unica vittima è iniziata ad ottobre 2022 quando, durante una visita ai parenti in Calabria, ha affittato un'auto da una piccola società di autonoleggio di Lamezia Terme

polizia multe

Gli hanno rubato l’identità per diverse settimane, hanno affittato un’auto a suo nome e hanno accumulato infrazioni per migliaia di euro, più di duemila. Ora chiede giustizia.

La vittima si chiama Mario Aiello ed è residente a Marnate. La storia in cui è l’unica vittima è iniziata ad ottobre 2022 quando, durante una visita ai parenti in Calabria, ha affittato un’auto da una piccola società di autonoleggio di Lamezia Terme: «Come sempre in questi casi i miei documenti vennero fotocopiati e, dopo qualche mese, sono sbucati presso un autonoleggio di Busto Arsizio che fa parte di una nota società multinazionale dove qualcuno ha affittato una macchina a mio nome e ne ha combinate di tutti i colori».

Nel giro di pochi mesi a Mario arrivano multe per eccesso di velocità, per passaggi col semaforo rosso, cinquecento euro solo di pedaggi autostradali. Dalla conseguente denuncia inizia, però, un iter giudiziario che oggi il magistrato vuole chiudere con un’archiviazione.

Tramite il suo legale Raffaele Di Gioia ora si è opposto: «Il mio cliente si è opposto perché crede nella giustizia. La cosa strana di questa richiesta del magistrato di Busto Arsizio è che sono state fatte tutte le indagini del caso da parte degli ottimi carabinieri bustesi che sono riusciti a dare un nome e un volto a tutti coloro che hanno preso parte agli illeciti».

Secondo l’avvocato si tratta di truffa e sostituzione di persona. Secondo quanto ricostruito dalle indagini dell’Arma, infatti, la donna che ha dato in affitto l’auto ad Aiello durante il soggiorno a Lamezia Terme, avrebbe poi dato le fotocopie dei documenti ad una terza persona che li ha utilizzati presso l’agenzia di Busto Arsizio del noto marchio di autonoleggio: «A quanto pare – spiega Aiello – a Busto Arsizio hanno violato le più elementari norme che regolano questo settore perché hanno dato la macchina ad una persona senza che questa presentasse i propri documenti originali». Aiello, tra l’altro, potrebbe non essere stato l’unica vittima di questa piccola organizzazione.

L’auto presa a noleggio dal truffatore, che risulta essere un pregiudicato di origini calabresi con numerosi precedenti, è stata anche fermata durante un controllo di polizia su strada alle porte di Milano e in quell’occasione il conducente ha mostrato i propri documenti. Questo risulterebbe dagli atti dell’indagine in possesso del magistrato, «il quale, però, ha ritenuto che non vi fossero gli elementi per portare in giudizio i protagonisti della vicenda».

Ora il signor Aiello ha deciso di pubblicare un video (che trovate qui) in cui denuncia questa situazione e chiede giustizia: «Anche perché si trova in una situazione di forte stress e ha cambiato domicilio per paura di ritorsioni. Se per una parte delle contravvenzioni siamo riusciti a provare il fatto che non fosse lui alla guida, questo non è avvenuto per quanto riguarda i pedaggi autostradali. Infine – conclude l’avvocato – è consapevole del fatto che un pregiudicato abbia effettivamente tutti i suoi dati sensibili, compreso l’indirizzo di casa, e teme per la sua sicurezza».

Ora la palla passa al giudice che dovrà decidere se accogliere la richiesta di archiviazione oppure l’opposizione dell’avvocato.

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Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
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Pubblicato il 23 Ottobre 2024
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