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Ottant’anni dopo: il ricordo di Mauro Venegoni, partigiano e indomabile agitatore dell’Alto Milanese

Comunista internazionalista, organizzò la lotta nelle fabbriche contro i nazifascisti. Fu ucciso il 31 ottobre 1944, sulla strada tra Busto e Cassano Magnago

In ricordo del partigiano Mauro Venegoni (inserita in galleria)

Si terrà domenica 27 ottobre alle 10 a Cassano Magnago, la commemorazione dell’80° anniversario dell’uccisione del partigiano Mauro Venegoni, avvenuta il 31 ottobre del 1944.

La manifestazione è organizzata dai Comuni di Cassano, Legnano e Busto Arsizio, coinvolti a diverso titolo: i fratelli Venegoni erano legnanesi, operarono a cavallo dell’Alto Milanese – la zona tra Legnano e Busto – e Mauro fu assassinato e abbandonato sulla strada tra Busto e Cassano.

Come sempre, la cerimonia si svolgerà appunto al cippo di via Bonicalza ang. Via Gasparoli a Cassano Magnago, proprio dove il suo corpo era stato nascosto dopo l’assassinio.
Il corteo sarà accompagnato dalla Banda di Cassano Magnago, seguirà la deposizione di una corona al cippo a ricordo di Mauro Venegoni.
Introduzione e coordinamento degli interventi sono a cura del presidente Anpi Sezione di Busto Arsizio, Liberto Losa.
A seguire: l’intervento del sindaco di Legnano, Lorenzo Radice, quelli degli studenti delle scuole del territorio, tra cui i giovani dell’Orchestra fiati del Liceo Candiani–Bausch, dei componenti del consiglio comunale dei ragazzi di Cassano Magnago.
La commemorazione sarà poi a cura di Primo Minelli, presidente Anpi provinciale di Milano.

Mauro Venegoni, nato a Legnano il 4 ottobre 1903, fu tra i primi a costituire le formazioni partigiane nella zona, partecipando a numerose azioni, sempre distinguendosi per capacità e coraggio. Venne catturato e sottoposto alle più atroci torture nel vano tentativo di strappargli informazioni sull’organizzazione partigiana della zona, prima di essere ucciso: “la sua indomabile fede non veniva scossa nemmeno allorché il nemico ne straziava barbaramente il volto e il corpo, accecandolo prima e poi uccidendolo”, si legge sulla motivazione con cui gli è stata conferita la medaglia d’oro al Valor Militare della Resistenza.

Redazione
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Pubblicato il 22 Ottobre 2024
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