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La Protezione Civile porta la campagna di prevenzione “Io non rischio” in centro a Legnano

A Legnano domenica 13 ottobre una giornata di sensibilizzazione e informazione con la campagna "Io non rischio" promossa dalla Protezione Civile e Città Metropolitana di Milano

Protezione Civile a Legnano per "Io non rischio"

Nella giornata di domenica 13 ottobre, in piazza San Magno a Legnano la Protezione Civile ha promosso, insieme a Città Metropolitana di Milano, la campagna di sensibilizzazione “Io non rischio”, con lo scopo di fornire informazioni preziose ai cittadini su come prevenire e affrontare i rischi legati al territorio e i comportamenti da adottare in fase di emergenze come terremoti o alluvioni. L’iniziativa ha visto la partecipazioni di diversi gruppi di Protezione Civile locali tra cui i volontari di Legnano, Cornaredo, Castano Primo, Parabiago, Buscate e Casorezzo.

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Protezione Civile a Legnano per "Io non rischio" 4 di 7

Presenti numerosi volontari agli stand per informare la cittadinanza su rischi e modalità di prevenzione in caso di emergenza. Istallate anche delle linee del tempo dove sono stati raccolti in modo cronologico degli scenari di situazioni accadute sul nostro territorio e il Piano di Emergenza Comunale.

L’alluvione in Emilia-Romagna, l’impegno sul campo


“Io non rischio” è una campagna non solo di sensibilizzazione su come affrontare i rischi, ma permette anche ai cittadini di conoscere più a fondo il prezioso lavoro che la Protezione Civile svolge ogni giorno. «Quindici giorni fa siamo stati a Traversara, – ha detto Cristiano Invernizzi, coordinatore della Protezione Civile di Castano Primo – che è il Comune più colpito dall’ultima alluvione in Emilia-Romagna, causata dal fiume Lamone che ha rotto gli argini. Siamo partiti in quattro e siamo stati a Traversara cinque giorni, è stata un’esperienza umana forte perché abbiamo visto molte persone senza casa. Ho trovato tanta solidarietà tra le persone che si sono adoperate per aiutarsi l’uno con l’altro, gruppi di ragazzi che con pala e stivali entravano nelle case ad aiutare, e in cinque giorni abbiamo risolto il problema, anche se ora gli argini si sono rotto di nuovo».

Il cambiamento climatico gioca la sua parte ma spesso manca anche la manutenzione. «A volte è anche un po’ colpa dell’uomo, – ha detto Cristiano Invernizzi – non stiamo attenti ai tombini e non puliamo i fiumi, poi bastano due gocce d’acqua per creare questi danni. In Emilia-Romagna c’è un terreno diverso, che fatica ad assorbire l’acqua, però il problema principale è anche la manutenzione».

Gli esempi pratici


Non solo testimonianze sul campo, la giornata è servita anche per dare dimostrazioni pratiche alla cittadinanza. «Oggi abbiamo portato una vasca, – ha spiegato Andrea Citterio, volontario della Protezione Civile di Cornaredo – che abbiamo realizzato per far capire alla popolazione nel pratico cosa vuol dire quando in televisione sentiamo dire “sul nostro territorio sta cadendo un millimetro d’acqua”, perché spesso non ci si rende conto di cosa vuol dire. Un millimetro d’acqua in questo caso corrisponde ad 1 litro al metro quadro».

Le stazioni meteorologiche a Legnano


«Da diversi anni – ha detto Giuliano Prandoni, presidente di Protezione Civile Legnano – ci stiamo specializzando in determinati settori anche per essere più formati su determinate situazioni. Un esempio sono le due stazioni meteo che abbiamo su Legnano e abbiamo degli esperti che si occupano di questo argomento».

Questo servizio serve per fornire alla città e ai cittadini un monitoraggio e un’attenzione il più possibile precisa e puntuale per intervenire in situazioni di pericolo. «Abbiamo istallato la nostra prima stazione meteorologica nel 2009 e si trova in via Venezia, – ha concluso  Gianluca Mendicino, volontario della Protezione Civile di Legnano – dall’anno scorso ne abbiamo una seconda in viale Cadorna e grazie a queste due stazioni possiamo effettuare un monitoraggio preciso sul territorio di tutti i parametri principali: temperatura, velocità e direzione del vento, intensità delle precipitazioni. Questo ci consente di prevedere alcune situazioni che possono essere più rischiose».

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Pubblicato il 13 Ottobre 2024
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