L’emozione di Van Tricht vincitore della Bernocchi, “gara adatta a noi belgi”
Alla prima vittoria tra i professionisti, il fiammingo ha saputo ben gestire la lunghissima fuga. “Ho iniziato a crederci a venti dal traguardo. Nonostante i crampi”
Gli “strappi” del Piccolo Stelvio, simili ai muri delle Fiandre, gli hanno regalato la vittoria e Stan Van Tricht non si sottrae al curioso paragone tra le Fiandre e la provincia lombarda.
Il vincitore della Coppa Bernocchi si presenta in sala stampa dopo una lunga attesa: colpa – pare – dell’emozione che rallenta le operazioni all’antidoping”.
“Fa piacere essere entrato nell’albo d’oro con tanti campioni, la Bernocchi è adatta a noi belgi perché non ha grandi salite” spiega. E in effetti negli ultimi quattro anni sono stati ben tre i successi targati Belgio, ultimo nel 2023 quello di Wout Van Aert.
Van Tricht è alla prima vittoria da professionista, dopo qualche “centro” da juniores. Una vittoria che arriva dopo una incredibile fuga di 156 km. “Ho avuto fiducia di farcela negli ultimi 20 km, nonostante poi i crampi agli adduttori. È stato fondamentale saper attaccare in salita e poi gestire bene l’alimentazione durante il percorso per poi sferrare l’attacco decisivo al fuggitivo nel finale di gara”. Fuggitivo che tra l’altro era proprio quel Lemmen che era nel gruppetto di cinque della prima, fortunata fuga di giornata.
Domani il vincitore della Coppa Bernocchi sarà alla Tre Valli Varesine (ultimo appuntamento del Trittico) e poi al Gran Piemonte.
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