Legnano calcio, Benedetto e Zoppi a voi e si torni al “Mari”
Siamo ai giorni decisivi per definire il passaggio di proprieta’ e per l’assegnazione dello stadio
Il primo punto del Legnano in questo campionato non rassicura per nulla. Mentre questa si preannuncia una settimana di fuoco tra possibile passaggio delle quote societarie da Benedetto a Zoppi e chiusura del bando comunale per assegnare il Mari, non rasserena affatto il pari ottenuto dai lilla contro la Lentatese.
Nonostante tutta l’ospitalità dell’Academy Legnano, con la quale il Legnano pare abbia concorso assieme per vedersi assegnato il Mari, il Legnano non può finire ai margini della città, fuori dal suo stadio storico e pagare sportivamente sempre il fatto di giocare come in trasferta anche quando il turno è casalingo, tra l’altro dopo che il pomeriggio precedente sullo stesso terreno era scesa in campo la Juniores…Minor pubblico sulle tribune, fattore campo del Mari che poteva e doveva essere il fortino dei lilla praticamente azzerato…
Toccherà ora alla nuova dirigenza lilla in pectore farsi sentire e giocarsi le sue carte. Così come toccherà analizzare bene questo pareggio acciuffato per il rotto della cuffia.
Il calcio è uno sport fatto di episodi: siamo passati in svantaggio per un’azione viziata quasi sicuramente da fuori gioco, l’abbiamo raddrizzata subito dopo aver fallito un rigore, sugli sviluppi del corner conseguente e grazie ad un giocatore come l’ex Pro Patria, Caluschi ritrovato a sorpresa in distinta.
Nonostante ciò non ha convinto assolutamente come ha giocato il Legnano o meglio come “non ha giocato”, scarse le idee mostrate, personalità davvero poca. I ragazzi ci mettono impegno ma adesso dopo tutte queste giornate chi ci dovrà mettere qualcosa in più sarà di sicuro l’allenatore Luca Cataldo, portato dal direttore Pogliani.
Il presidente Zoppi in settimana potrebbe dopo il “closing”, portare in regalo ancora qualche altro giocatore di categoria, di cui il Legnano ha estremamente bisogno. Il Legnano non può mancare di esperienza, spessore tecnico e grinta.
Contro una Lentatese, neopromossa, si è rischiato il tracollo e una figuraccia. Bisogna alzare il livello o l’asticella, come dice un tecnico pignolo come Antonio Conte. Se tutta la città deve tornare a ‘giocare’ al fianco dei lilla della nuova gestione, sul campo ci vorranno però idee chiare e gioco, perché senza questi e un organico rafforzato a dovere, perché si fa veramente fatica in tutti i settori, i risultati non arrivano. Domenica ci sarà il Mariano, Zoppi se verra’ a fare il presidente, sarai il benvenuto, ma chiudetevi tutti nello spogliatoio prima dell’allenamento e parlate a chiare lettere sul da farsi.
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