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Scuola e sostegno: “Noi docenti specializzati siamo penalizzati”

La lettera di un docente specializzato per il sostegno dopo i nuovi corsi Indire per assumere personale

scuola generale

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un docente specializzato per il sostegno dopo i nuovi corsi Indire per assumere personale. Una lunga riflessione sulla situazione sulla scuola, sui docenti di sostegno e sull’inclusione.

Buongiorno,
Scrivo da docente specializzato su sostegno (TFA), e da genitore. Mi ricollego all’articolo uscito settimana scorsa su Corriere- dataroom (Milena Gabanelli) per sussurrare, ma con dolore, come il ministro Valditara stia scientemente e scientificamente smontando le basi per una reale inclusione scolastica: distruggendo la formazione dei docenti di Sostegno (e dei docenti in generale).

Dirai: niente di nuovo e non me ne posso occupare… ti chiedi di andare fino in fondo a leggere…. e se te la sentirai, di aiutarci per quel che puoi… Valditara ha “preso a cuore” il problema della mancanza di docenti specializzati su sostegno e, fornendo
dati parzialmente veri e interpretati furbescamente, ha giustificato provvedimenti che lasciano a casa – senza possibilità di incarico neanche annuale! – centinaia, migliaia di docenti GIA’ specializzati su sostegno, già specializzati in Italia con percorsi universitari molto duri e selettivi (TFA sostegno organizzati dalle Università da quasi dieci anni ormai), che comportano, per l’accesso:
– prova preselettiva
– selezione con prova scritta e orale
– accesso al corso per graduatoria(numero chiuso ( chi come me aveva punteggio basso ha aspettato un anno, è entrato l”anno successivo come “sovrannumero”
– e poi, entrati:
– corsi da 60 CFU, presso università: lezioni in presenza 3 pomeriggi a settimana; più tutti i sabati h 9-18, più
tirocinio di 175 (150+25) ore presso scuole con la supervisione di un docente già specializzato.
– 10 esami, laboratori in presenza, prova finale con elaborato ed esame finale in commissione.

E’ un percorso universitario massacrante, si, forse fin troppo selettivo MA che i contenuti e le basi ce le dà, per attrezzarci a svolgere questo compito in modo professionale e umano: io non sono un genio, ma con impegno e motivazione l’ho superato, come molti altri miei colleghi, sacrificando anche la vita familiare e personale… quindi .. si può fare. Purtroppo il ministro non ha fatto solo dichiarazioni, ma anche provvedimenti concreti, già presi ed efficaci, e altri già in procinto di essere approvati. Le prime conseguenze le ha spiegate la collega Elisa, su fanpage https://www.fanpage.it/attualita/vi-spiego-perche-molti-di-noi-questanno-non-riescono-a- lavorare-lo-sfogo-di-una-docente-precaria-a-fanpage/

Valditara afferma: “Mancano insegnanti specializzati su sostegno e le università hanno fallito nel formarli” – e piazza pseudo-corsi – interamente online – da 30 cfu, corsi NON universitari (“corsi INDIRE” copre forse i suoi amici delle università telematiche?) senza tirocinio, senza supervisione di docenti già specializzati, senza contenuti (30 CFU sono ridicoli, come obiettano anche associazioni quali ANFFASS e FISH). Risultato: altre migliaia di docenti PSEUDOspecializzati, ancora più precari, ancora più affamati di punti in graduatoria e che saranno costretti a dare la caccia a sempre più corsi online che danno SI i punti in graduatoria, MA non forniscono contenuti e reale formazione.

I docenti specializzati su sostegno mancano (forse) alle scuole primarie, e non in tutte le regioni, MA- come testimonia Elisa – su ADSS (sostegno secondaria di secondo grado) ci sono centinaia, migliaia di docenti GIA’ specializzati che già quest’anno non otterranno nemmeno un incarico (nemmeno annuale): sono fermi ai box “grazie” ai provvedimenti di V: – inserimento nelle graduatorie di 1a fascia di persone “specializzate” con titoli esteri: da giugno 2024 sono in graduatoria 1a fascia(!!) “a pettine” seppur in attesa di verifica equipollenza del titolo di specializzazione estero (fino all’anno scorso erano in fondo, in attesa verifica dell’equipollenza): “ce lo chiede l’Europa, dice il ministro, citando una direttiva: omette di dire che le direttive, diversamente dai regolamenti europei, non si applicano “copia-incolla”, ma vanno interpretate e vanno emanate norme ad hoc per applicarle allo specifico contesto nazionale; come in effetti ha fatto disastrosamente il MIM di Valditara inserendo i titoli esteri “a pettine” anche se non ancora verificati;
– creazione di ulteriori categorie di persone che entrano in prima fascia con con “tutolo di riserva”: nel 2023 hanno inserito anche chi ha svolto il servizio civile universale: ripeto la PRIMA fascia sostegno è quella a cui si accede con titolo di specializzazione: lì(!) hanno fatti entrare anche i riservisti che – indipendentemente dal titolo, anche senza! – entrano E hanno precedenza sulle nomine.
– nomine da concorsi siamo sul 4%, poi i riservisti… risultato è quello che vi ho detto e che ha spiegato Elisa, a Bergamo: ma lo stesso è avvenuto a Milano, Roma, praticamente in tutte le province
– nell’ultima ordinanza, che ha normato i punteggi dei titoli in graduatoria, un’altra ciliegina: i suoi nuovi corsi abilitanti su materia (soprattutto online, ancora solo 30 CFU), danno un punteggio abnorme nella graduatoria del sostegno, scatenando la corsa dei precari ad accaparrarseli per poter scalare, appunto, la graduatoria sostegno (chiedere a chi li sta seguendo, quanto veramente siano formativi questi corsi…).
Un collega ha raccolto dati sul Piemonte (in allegato, dopo il primo bollettino delle prime nomine su tutte le province) dai bollettini di nomina; da leggere sembrerebbe emergere una dato elevato di assunzioni, ma più del 40%(verificate) è ad appannaggio dei “riservisti”(specializzati??)
– ed è così: basta chiedere i dati agli UST (Uffici Scolastici Territoriali, ex Provveditorati), e  qualche scuola primo e secondo giro di nomine, e verificare. Purtroppo da soli non abbiamo le forze per raccogliere tutti i dati.. e per farci ascoltare.
Un recente intervento in senato, question time di una senatrice di ItaliaViva con il ministro gli ha dato solo occasione per girare la frittata e ribadire la sua “linea”; occasione per nuovi annunci. Occorre che qualcuno abbia il coraggio – ma con dati aggiornati e disaggregati per grado di istruzione (Primaria, diverso dalla secondaria, soprattutto secondo grado) e competenze alla mano – di scavare, raccogliere dati e esporli. Magari in un confronto con il ministro, per metterlo pubblicamente di fronte alla verità di quello che ha creato, e che sta creando.

Valditara ha incontrato, si, una situazione che (forse) non ha creato lui (“ereditata??”) ma ha scientemente studiato soluzioni che aggravano il problema. Con alcuni colleghi ci stiamo organizzando come Movimento (ex MUI, ora AUI- Azione Unitaria per l’Inclusione, c’era un problema di somiglianza con altre associazioni) cercando di far rete anche con associazioni di famiglie, ancora quattro gatti e con mezzi quasi nulli..non abbiamo da soli tutta la forza per raccogliere altri dati e soprattutto per chiamare in pubblico il ministro a rispondere.
Non miriamo al “posto fisso”, come primo obiettivo: al centro è pretendere una formazione SERIA e che ci sia riconosciuta la serietà del percorso di formazione svolto finora (TFA, quello vero).. e di poterlo mettere a disposizione lavorando, non a vita precari, certo (continuità didattica per gli studenti), e lavorando con colleghi formati come noi.

Gli studenti in primis – con E senza disabilità – ne hanno il diritto. I corsi online (30 CFU: erogati da “INDIRE” e telematiche spregiudicate) lo negheranno. Altre soluzioni erano/sono possibili DOVE c’è realmente carenza(scuole Primarie): percorsi seri, Universitari per specializzare docenti della scuola Primaria; solo modificando leggermente gli attuali TFA forse con minori obblighi di frequenza in presenza, parte della teoria può essere erogata anche online: ma (150+25 ore di) Tirocinio, laboratori e CONTENUTI da 60 CFU almeno ci devono essere… per questo Universitari (no INDIRE, no a telematiche normate solo formalmente, ma in sostanza…).

Cosa realmente anima tutta questa determinazione a implementare urgentemente i corsi INDIRE (PSEUDO-specializzazioni su sostegno) – tra l’altro promettendo, per chi li segue, 85000 assunzioni, dove c’è GIA’ esubero di docenti già (seriamente) specializzati? online ci sono già le pubblicità delle pseudo università…. corsi che tra l’altro verrebbero equiparati ai TFA seri!!??

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Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 04 Ottobre 2024
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