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Inaugurato a Bollate il Centro Diurno Integrato, un servizio dedicato agli over 65 anni

I cittadini over 65 anni potranno trovare in questo spazio servizi sanitari, assistenziali o sociali difficilmente gestibili al domicilio. Il servizio, che può ospitare fino a 30 utenti, è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 16:30

ordine professioni sanitarie e riabilitazione

Taglio del nastro per il Centro Diurno Integrato (CDI) di Bollate che aperto le sue porte ieri, giovedì 26 settembre, in via Piave al civico 20. La struttura è stata riportata alla comunità al termine della ristrutturazione di una parte dell’edificio che si trova all’ingresso principale del Presidio Ospedaliero di Bollate. Si tratta di un servizio semiresidenziale offerto dall’ASST Rhodense, rivolto a persone anziane, di età superiore a 65 anni, parzialmente autosufficienti, che hanno bisogni sanitari, assistenziali o sociali difficilmente gestibili al domicilio.

«Un momento importante poiché riguarda un servizio che risponde specificatamente ai bisogni della comunità, frutto dell’impegno delle Istituzioni e di tante realtà e persone del territorio – ha dichiarato l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Guido Bertolaso -. Oggi è fondamentale garantire l’assistenza ai più fragili sempre di più al domicilio, in modo che le persone non perdano il contatto con la famiglia, ma è altrettanto indispensabile che possano al contempo godere anche di ambienti come questo, progettati appositamente per relazionarsi con gli altri e per conservare le proprie potenzialità e autonomie». Soddisfatto anche il direttore generale dell’ASST Rhodense, Marco Bosio: «Ringrazio tutte le Istituzioni che hanno collaborato per raggiungere questo importante traguardo e le persone che, a vario titolo, hanno reso possibile realizzare un progetto che si configura come risposta concreta ad un bisogno espresso dalla popolazione. L’ASST Rhodense è un’azienda molto importante nella quale l’aspetto territoriale è molto forte e questo per me è una grande soddisfazione, specialmente in questo momento storico, in cui l’integrazione ospedale e territorio si sta sviluppando in modo importante, anche a fronte di finanziamenti e di una nuova organizzazione in generale. Ritengo che la nostra ASST abbia tutte le potenzialità per poter far bene e per fare in modo che questo modello di integrazione ospedale-territorio sia una realtà concreta».

Centro Diurno Integrato

Il servizio ha come finalità il benessere dell’utente e nello stesso tempo permette alla famiglia di continuare a svolgere un ruolo attivo nell’assistenza, alleggerendo il carico assistenziale. I servizi erogati rispondono in maniera globale ai bisogni degli utenti, siano essi di natura sanitaria, assistenziale, psicologica o sociale. Nel CDI prestano servizio medici, infermieri, operatori sociosanitari, educatori e fisioterapisti. L’attività erogata è multidisciplinare: gli interventi sono integrati, programmati e verificati in momenti di condivisione tra le varie figure professionali coinvolte. L’equipe sanitaria predispone il Piano Assistenziale Individuale (PAI) che viene condiviso con l’utente e con i familiari. Il servizio, che può ospitare fino a 30 utenti, è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 16:30.

Come ha precisato il sindaco di Bollate Francesco Vassallo questo Centro «offrirà un sostegno fondamentale a persone fragili, garantendo loro un ambiente sicuro e accogliente, e assicurando loro l’autonomia di cui necessitano. Un progetto che riflette il nostro impegno nel mettere al centro il benessere dei cittadini con difficoltà e che è il risultato, è bene dirlo, di una collaborazione virtuosa tra le istituzioni. A dimostrazione, una volta in più, dell’importanza del lavoro in sinergia per offrire risposte concrete ai bisogni dei cittadini in generale e dei più bisognosi in particolare”. “Cittadini – prosegue Vassallo – che hanno avuto un ruolo essenziale nell’apertura di questo servizio nato, anzitutto, dai bollatesi che si sono organizzati in un comitato che ha raccolto adesioni importanti affinché le istituzioni, a qualsiasi livello, si facessero carico di questa realizzazione ritenuta importante anche per i residenti dei comuni vicini. A loro va il primo ringraziamento, perché ci hanno creduto e hanno svolto un’opera di sensibilizzazione costante. I nomi non sono esaustivi ma voglio ricordare Giuliana Quaglia, Serena Ronzani e Alice Monti per l’impegno profuso in questi anni che ha portato all’importante momento che stiamo vivendo oggi».

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Pubblicato il 27 Settembre 2024
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