Tra espropri d’urgenza e ritardi, il quarto binario continua a preoccupare Vanzago
Italfer ha occupato le aree per la cantierizzazione. Al momento non sono interessati gli immobili. Intanto il consiglio comunale ha approvato all'unanimità una mozione per chiedere lo stralcio del potenziamento ferroviario dagli obiettivi del PNRR
La contestata opera del potenziamento ferroviario Rho-Gallarate sta entrando nel vivo. I lavori non sono ancora iniziati ma Italfer sta iniziando a prendere possesso delle aree necessarie per la cantierizzazione dell’opera.
Occupazioni d’urgenza
Nel mese di Luglio Italfer ha attivato le procedure per la presa in possesso delle aree occupate d’urgenza su tutta la linea ferroviaria. Italferr poi ha trasferito queste aree ad Impresa Luigi Notari per procedere con le fasi propedeutiche ai lavori di realizzazione delle opere ferroviarie che sono il taglio degli alberi e la bonifica ordigni bellici.
In questo articolo sono segnalate tutte le aree interessate a Vanzago.
Non è prevista al momento da parte di Italferr l’occupazione degli immobili o delle proprietà a Vanzago che dovranno essere demolite o espropriate integralmente.
A Vanzago, in via Pregnana, sono state in particolare occupate d’urgenza due aree verdi di proprietà privata per trasformarle nel nuovo parcheggio a servizio della ferrovia. A fine luglio sono quindi iniziate le attività di verifica della consistenza e di preparazione con picchettazione dell’area in oggetto.
L’Impresa Luigi Notari ha recintato l’area. L’intervento prevede l’attività di taglio delle piante dal lato ferrovia e poi eventuali verifiche della presenza di ordigni bellici. L’amministrazione comunale precisa che le piante lungo la via Pregnana «non sono al momento oggetto di taglio dal momento che vi è una prescrizione puntuale nell’Ordinanza n.11/2023 del Commissario Straordinario».
“Via il quarto binario dagli obiettivi del Pnrr”
Intanto il consiglio comunale ha approvato all’unanimità una mozione per chiedere lo stralcio del potenziamento ferroviario dagli interventi finanziati dal PNRR, sottolineando come il progetto sia ormai fuori dai tempi previsti. La progettazione esecutiva, che avrebbe dovuto concludersi a marzo 2024, risulta ancora incompleta, con difficoltà legate alla stesura del piano lavori e alla risoluzione delle interferenze con i sottoservizi.
A fronte di questi ritardi, il consiglio comunale ha espresso forti preoccupazioni per il futuro. L’appaltatore, infatti, potrebbe trovarsi costretto a comprimere ulteriormente i tempi, con conseguenze potenzialmente negative per il territorio. Si teme la chiusura contemporanea di strade e sottopassi, il mancato rispetto delle prescrizioni già emesse e l’avvio dei lavori senza aver prima risolto interferenze fondamentali come quelle legate a gas, elettricità e oleodotti. Una situazione che rischia di paralizzare Vanzago per periodi prolungati.
In particolare, l’amministrazione comunale ha posto l’attenzione sui rischi derivanti dall’eventuale chiusura simultanea di due dei tre sottopassi cittadini. Questa misura porterebbe enormi disagi per i residenti. Ma il tema più controverso riguarda l’inserimento nel progetto a base di gara di interventi sul sottopasso di via Gattinoni/via Ferrario, lavori non previsti in alcun piano precedente. Il Consiglio Comunale ha chiesto fermamente lo stralcio di tali lavori, poiché la loro esecuzione comporterebbe la chiusura dell’unico collegamento ciclopedonale nord-sud del paese e del collegamento viario in senso unico per tutta la durata dell’opera. Un impatto che non era mai stato preso in considerazione nei dieci anni di conferenze di servizio svoltesi tra il 2013 e il 2023.
Con la mozione il consiglio comunale richiede inoltre alla Regione Lombardia di ripristinare il tavolo tecnico di confronto sull’opera ferroviaria, già attivo tra il 2010 e il 2012 ma non operativo dal 2020 al 2024. Questo tavolo dovrebbe concentrarsi sulle problematiche del progetto a Vanzago e, più in generale, su tutto il territorio interessato, garantendo la tutela del territorio e valutando possibili integrazioni alle “Linee Guida per le indennità di esproprio e vicinato” per aumentare i ristori destinati a espropriati, frontisti e commercianti.
Infine, richiede alla Città Metropolitana di Milano di aprire urgentemente un tavolo di lavoro permanente con RFI, Italferr, l’appaltatore e i Comuni coinvolti per condividere il cronoprogramma dei lavori e i percorsi degli automezzi, sia in ambito urbano che extraurbano, al fine di evitare gravi impatti sul traffico metropolitano causati da chiusure simultanee di strade e sottovie dovute al recupero dei tempi persi fino ad ora.
L’impegno dell’amministrazione
«Come amministrazione – commenta il sindaco di vanzago Lorenzo Musante – cerchiamo di fare il possibile per tutelare il territorio comunale e i nostri cittadini. L’opera è estremamente impattante per il nostro Comune, per i cittadini, per i commercianti e per gli espropriati. C’è chi perderà casa e attività commerciale. Ma arrivati a questo punto non possiamo fare altro che batterci per limitare il più possibile i disagi, in particolare per quanto riguarda la viabilità in fase di cantierizzazione. Oltre che a dare una informazione puntuale a tutti i cittadini. Per questo abbiamo chiesto alle autorità competenti di stralciare l’opera dagli obiettivi del Pnrr per evitare tempi troppo stretti di realizzazione dell’infrastruttura, occupazioni d’urgenza e lavori fatti di fretta che potrebbero peggiorare ulteriormente la situazione. Al momento la nostra mozione non ha avuto riscontro».
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